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News di Alcologia

Bullismo e disagio giovanile

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CESENA - Dopo il caso del giovane che, in una sala giochi di Cesena, ha minacciato due amici con una pistola giocattolo, ed è stato denunciato per minaccia aggravata e rapina dal Commissariato di Cesena; Italo Macori, candidato sindaco del Popolo della Libertà, interviene sul tema del bullismo
"La nostra provincia - spiega Macori - è la seconda in regione per ciò che riguarda il numero di reati commessi da minori: secondo i dati forniti dal sindacato di polizia Uil Ps 13 minori ogni 1000 abitanti hanno commesso reati nel 2008. Non sono pochi e anche questo è un motivo che spiega la retrocessione dal 15esimo al 18esimo posto della nostra provincia nella classifica della qualità della vita. Si assiste a una recrudescenza della microcriminalità e non solo: per ordine e sicurezza pubblica la nostra provincia è al 63esimo posto, non siamo quindi un'isola felice. Il Popolo della Libertà è convinto che il Comune possa intervenire per arginare e prevenire il bullismo e il disagio giovanile. E' importante creare nuovi momenti di intrattenimento, di svago, di studio e di sport per i giovani della nostra città". "L'amministrazione - continua Macori - deve impegnarsi affinché si creino le condizioni per un sano incontro dei nostri ragazzi. Attuare politiche contro l'abbandono scolastico ed azioni specifiche per sensibilizzare i giovani alle problematiche legate alla droga e all'abuso dell'alcol: queste sono tematiche su cui sentiamo di impegnarci sin d'ora. Ma ci sono altri strumenti per coinvolgere i ragazzi e non lasciarli, per così dire, in strada. Per esempio ora come ora il Forum giovani del Comune è un organismo fittizio. Noi crediamo che il Forum debba essere trasformato in un Consiglio dei giovani, eletto e gestito dai giovani stessi, lasciando loro delle deleghe operative e una possibilità di gestione diretta delle problematiche. In questo modo sarebbero più responsabilizzati e coinvolti in un progetto serio e concreto. Già da queste misure è possibile attutire il fenomeno del disagio giovanile. Per implementare queste idee e questi progetti, possiamo usare le risorse che otterremmo dall'abolizione dei quartieri".