338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Health behaviour in school-aged children: identikit degli studenti italiani tra bullismo e consumo di sostanze

Health behaviour in school-aged children: identikit degli studenti italiani tra bullismo e consumo di sostanze

BULLI, GIOCATORI E LUDOPATICI. L’IDENTIKIT DEGLI STUDENTI ITALIANI

I dati 2014 del Sistema di sorveglianza Hbsc Italia, presentati dal Ministero della Salute, evidenziano un aumento del bullismo, del gioco d’azzardo, del fumo e della dipendenza da pc e tablet, mentre migliorano le abitudini alimentari.
Questi alcuni dati che emergono dalla studio internazionale “Health behaviour in school-aged children” (Hbsc – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) promosso dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per studiare ogni quattro anni gli stili di vita degli studenti di 11, 13 e 15 anni.

La rilevazione, effettuata dal nostro Ministero della Salute nell’ambito del programma strategico “Guadagnare salute. Rendere facili le scelte salutari” e presentata il 27 maggio scorso, fotografa alcuni aspetti dei nostri giovani: bulli, fumatori, dediti al gioco d’azzardo e dipendenti dalle nuove tecnologie. Ma ci sono anche dati positivi: diminuisce il consumo di alcol e il sovrappeso e aumenta l’attività fisica.

L’indagine 2014, svolta con il cordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Torino, Padova e Siena, ha raccolto 63.148 questionari, con un campione rappresentativo a livello regionale per tutte le regioni italiane. Alla rilevazione 2014 hanno partecipato 3.317 classi distribuite in tutte le Regioni italiane. In questo modo è stato possibile raccogliere dati sulla salute e sui comportamenti a rischio da confrontare con quelli derivanti dalla rilevazione 2010, quando furono raccolti 77.113 questionari.
Partendo dal quadro delineato, si legge sul sito del Ministero, «si può contribuire alla definizione di politiche ed interventi che indirizzino verso l’elaborazione di valori positivi e facilitino l’adozione di comportamenti orientati ad uno stile di vita sano».

Bullismo e gioco d’azzardo

Tra il 2010 e il 2014 è aumentato il numero dei ragazzi che dichiara di aver subito episodi di bullismo, in particolare si tratta di 11enni (maschi da 20,7% a 25,7% e femmine da 9,2% a 17,3%).

Riguardo al gioco d’azzardo, esplorato per la prima volta, emerge che circa il 60% dei 15enni maschi e il 22% delle femmine lo ha sperimentato almeno una volta nella vita. Se si considera solo l’ultimo mese prima dell’indagine, oltre il 30% dei ragazzi e quasi il 4% delle ragazze hanno giocato d’azzardo, con differenze nord-sud molto spiccate, con picchi che vanno dal 7% della provincia autonoma di Trento ad oltre il 44% della Campania. L’indagine evidenzia che quasi l’8% dei maschi è a rischio dipendenza mentre quasi il 2% è da considerarsi dipendente.

Fumo e consumo di alcol

In aumento rispetto al 2010 il fenomeno del fumo. Nel 2014 gli studenti 15enni che dichiarano di fumare tutti i giorni sono il 13,8% dei ragazzi e il 13,3% delle ragazze, mentre i valori sono più contenuti nelle altre fasce di età.

Ha fumato almeno una volta nella vita il 42% dei 15enni maschi e il 50% delle ragazze. Valori più bassi si rilevano tra i 13enni (19,7% le ragazze e 18,5% i ragazzi) e tra gli 11enni (3,7% i ragazzi e 2,5% le ragazze).

La ricerca rileva che, a parte tra gli 11enni, le ragazze sperimentano il fumo più dei ragazzi e sono in aumento.

Passando alle bevande alcoliche, nel 2014 diminuisce per entrambi i sessi e in tutte le classi di età la percentuale di adolescenti che ne hanno consumate almeno una volta a settimana. Tuttavia, oltre il 15% degli studenti di 15 anni e oltre il 12% delle ragazze di 15 anni dichiarano di bere uno o più drink al giorno e si registra un aumento dei 15enni che dichiarano di essersi ubriacati almeno due volte nella vita (maschi da 16,7% a 20,1 %, femmine da 10,8% a 16%).


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.cesda.net/?p=8991

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)