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Sfide killer sui social, a rischio 6 giovani su 100

Sfide killer sui social, a rischio 6 giovani su 100

Sfide "killer", a rischio 6 giovani su 100

Il 13% degli adolescenti in Piemonte è vittima di cyberbulli: «Ecco come i giovani vengono coinvolti in giochi estremi su Tik Tok e Instagram»


In trappola 6 su 100

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità almeno 6 giovani su 100 sono stati adescati in una “social challenge” potenzialmente fatale. Almeno 248mila vittime in Italia che, sempre più spesso, finiscono giovanissime all’obitorio dopo un autostrangolamento, ad esempio o con fratture e ferite gravissime in ospedale. E questo senza contare chi vive l’incubo del cyberbullismo. In Piemonte secondo Save the Children oltre 7 giovanissimi su 10 d’età compresa tra 6 e 17 anni (70,6%) e il 13% degli adolescenti tra 11 e 13 anni è stata vittima di un bullo sul web.

«Sono divertenti...»
Mirco, Alessia, Ambra, Federico e Lucas sono appena usciti dall’ultima ora di lezione da un importante Istituto tecnico commerciale di Torino e, come l’onda dei loro coetanei, che s’affaccia dal portone hanno lo sguardo piantato sullo smartphone. Hanno tra 14 e 17 anni anni e vivono la gran parte della loro giornata su Tik Tok. «Non potrei farne senza» afferma Federico, senza nemmeno alzare la testa. Quanto alle “challenge” non nega di essersi soffermato a guardarle, pur senza parteciparvi. «Ho visto quella delle persone che parcheggiavano sui binari dei tram le loro automobili» racconta con quella punta di ingenuità che fa sembrare il racconto una sorta di fiaba nera di fronte a cui il pericolo di restare uccisi in un gioco folle è un pensiero che nemmeno lo sfiora. «A me sono sembrati divertenti» ammette Lucas. «Pensa alle facce di quelli del tram quando vedono le macchine e il tram deve frenare...». Lui, però, ha scelto di partecipare a una gara benefica. La “Trashtag” per pulire un parco dai rifiuti su invito di Ambra, la compagna di classe per cui ha preso una “cotta”. «Se lui facesse quelle pericolose lo denuncerei» rilabatte la giovane, mentre le altre amiche raccontano altro genere di giochi. In cui interpretano i loro idoli di fumetti e cartoni animati come “cosplay”. Mirco, invece, sta per diventare maggiorenne e qualche segreto in più lo conosce. «Per entrare nelle “challenge” davvero pericolose si passa da Telegram e sono canali molto difficili da “bucare” perché cambiano spesso per non permettere di rintacciarli» spiega, evidenziando come «quando muore qualcuno, per un po’ di tempo, spariscono».

Giochi estremi e bulli
Anche secondo gli esperti, spesso, all’emulazione è legata la minaccia dei bulli: «Se non lo fai non hai coraggio». Frase che, oggi, può arrivare anche come una vera e propria pioggia di insulti da ogni angolo del pianeta. Un allarme che Save the Children rilancia, tra gli altri, con la pubblicazione di "Tempi digitali - XIV Atlante dell'Infanzia (a rischio) in Italia" che evidenzia come in Piemonte il 13,7% degli adolescenti tra 11 e 13 anni è già stato vittima di cyberbullismo. E crescono anche i comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica. In Italia, spiega il rapporto, almeno il 65,9% usa lo smartphone tutti i giorni ma, in Piemonte, si scende al 61%. Il 22,2% dei giovani di 11, 13 e 15 anni, invece, fa un uso problematico dei videogiochi a fronte di una media nazionale del 24% ma la percentuale di chi è obeso o in sovrappeso risulta più contenuta: 17,2% contro il 22,6% in Italia.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://torinocronaca.it/news/cronaca/307857/sfide-killer-a-rischio-6-giovani-su-100.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)