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Cannabis in gravidanza, feto a rischio

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fonte: Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry
E' ormai noto che fumare in gravidanza fa male poiché, aumenta il rischio di avere un bambino sottopeso e di un parto prematuro. Per questo motivo i medici scoraggiano l'uso del tabacco in gravidanza, ma poca attenzione è dedicata all'uso di marijuana assunta durante il periodo di gestazione, nonostante sia ormai noto il fatto che questo tipo di droga illecita venga consumata anche dalle donne incinte. Alcuni studi hanno osservato come l'esposizione intrauterina alla cannabis provochi seri problemi nello sviluppo neurologico e comportamentale del neonato: forti tremori, ritardi mentali e problemi intellettivi.In un recente studio condotto su un campione di 7.452 donne dal Dott. Hanan El Marroun e dai suoi colleghi, è stata esaminata la relazione esistente tra il consumo di cannabis da parte della madre e lo sviluppo fetale. I risultati hanno mostrato che tra tutte le donne in gravidanza prese in esame 245 donne (3,3%) hanno fatto uso di cannabis solo prima della gravidanza e 214 donne (2,9%) hanno fumato marijuana sia prima che durante il periodo di gestazione. Tra queste ultime, 173 (81%) hanno smesso di assumere cannabis all'inizio della gravidanza, mentre 41 donne (19%) hanno continuato durante tutti i nove mesi. Concludendo, i ricercatori di tale studio ritengono che la cannabis, anche se assunta per un breve periodo durante la gravidanza, possa influire negativamente sulla crescita e sullo sviluppo del feto ed è per questo che ritengono importante includere, tra gli altri esami, lo screening per verificare l'uso di cannabis in gravidanza, nonché informare le future mamme in merito ai danni provocati dall'esposizione prenatale alla cannabis.
El Marroun H., Tiemeier H., Steegers E.A.P., Intrauterine Cannabis Exposure Affects Fetal Growth Trajectories: The Generation R Study, Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 21 January 2010, Volume 48, Issue 12, pp 1173-1181.