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Addiction Biology: studio su cannabis e sintomi depressivi

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Dai Paesi Bassi uno studio su cannabis e sintomi depressivi

La cannabis è tra le droghe maggiormente utilizzate nel mondo e vi sono evidenze dell'associazione tra questa sostanza e la salute mentale.
Le evidenze sono maggiori riguardo ai disturbi psicotici, mentre la letteratura che associa l'uso di cannabis ai disturbi d'ansia e a quelli

depressivi è relativamente meno ampia e più debole. Questo potrebbe essere dovuto anche al fatto che gli studi precedenti hanno ignorato i possibili effetti mediatori della vulnerabilità genetica dell'individuo.
Lo studio di Otten e collaboratori, recentemente pubblicato sulla rivista Addiction Biology, fa un primo passo nell'indagine del rapporto tra

consumo di cannabis e sintomi depressivi assumendo la prospettiva dello sviluppo genetico-molecolare. I ricercatori della Radboud University

Nijmegen hanno raccolto i dati di 310 adolescenti in un periodo di 4 anni (età compresa tra i 14 e i 17 anni al primo anno di osservazione).

Gli autori hanno usato un modello di crescita a processi paralleli, un avanzato e sofisticato approccio statistico per verificare se l'

associazione prospettica tra uso di cannabis e sintomi depressivi in adolescenza, potesse essere subordinata alla presenza di un genotipo

denominato 5-HTTLPR (specificatamente l'allele corto). Gli autori si aspettavano che gli individui con disfunzioni della ricaptazione degli

inibitori della serotonina (5-HT) sarebbero stati più vulnerabili alle conseguenze emotive negative del consumo di cannabis e quindi più

portati a presentare crescenti livelli di sintomi depressivi nel tempo. I risultati hanno effettivamente dimostrato che l'uso di cannabis

accresce il rischio di manifestare sintomi depressivi e il rischio di aumentare la gravità dei sintomi nei soggetti con questo particolare

genotipo.
I risultati dello studio, quindi, mostrano una prima prova che i legami tra uso di cannabis e sintomi depressivi sono subordinati al corredo

genetico dell'individuo. Questi risultati potrebbero indicare che l'uso di cannabis, anche a livelli relativamente bassi, può aumentare i

sintomi depressivi, in soggetti con questo particolare genotipo. E' possibile che questo effetto specifico rifletta la fase iniziale di un

processo sottile che alla fine porta ad una interazione bidirezionale tra uso di cannabis e sintomi depressivi.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)