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Allarme fumo passivo: l’esposizione può esporre a rischio di tumore orale

Allarme fumo passivo: l’esposizione può esporre a rischio di tumore orale

Allarme fumo passivo: l’esposizione può esporre a rischio di tumore orale

 
Emanuela Di Pasqua

Il fumo passivo espone al rischio di tumore orale in percentuale maggiore del 51 per cento rispetto a chi non fuma o non è esposto al fumo. I tumori orali — cancro alle labbra, alla cavità orale e all’orofaringe — rappresentano 447.751 nuovi casi di cancro e 228.389 decessi ogni anno a livello globale. La propensione al rischio è maggiore anche per i fumatori passivi: lo dice una ricerca internazionale.

Da tempo gli esperti lanciano l’allarme

La conclusione non è di poco conto e stabilisce un nesso preciso, quantificandolo, tra il cosiddetto secondhand smoke (come lo chiamano gli anglosassoni) e le malattie tumorali. Insomma, anche se da tempo gli esperti lanciano l’allarme, sono ancora in tanti a non credere fino in fondo alla nomea funebre del fumo passivo. Ma del resto per quelli cresciuti in una generazione in cui si facevano le gite domenicali chiusi nell’abitacolo della macchina pregno di fumo mente i papà (e qualche volta anche le mamme) esponevano la prole a un’overdose di nicotina può essere difficile credere che il fumo “di seconda mano” faccia veramente così male.

I dati dello studio

I dati sono precisi e riguardano 192 Paesi. Innanzitutto il fumo “riciclato” riguarda il 33 per cento dei non fumatori maschi, il 35 per cento delle non fumatrici femmine e il 40 per cento dei bambini del campione preso a riferimento. Inoltre la ricerca si basa sui risultati di cinque studi pregressi che hanno coinvolto un campione di 6.977 persone, di cui 3.452 esposte al fumo passivo e 3.525 non esposte al fumo. I dati provengono dall’Asia, dall’Europa, dal Nord America e dall’America Latina e le conclusioni guardano anche al periodo di esposizione dei fumatori passivi, sostenendo che per chi subisce il fumo per un periodo superiore ai dieci anni le percentuali di rischio di cancro orale superano di gran lunga il 51 per cento. Infine i ricercatori internazionali rimarcano che il tumore alle labbra, alla cavità orale e all’orofaringe non dipende solo dal fumo (attivo e passivo che sia), ma anche dal consumo di tabacco senza combustione e dall’alcol.

La Convenzione quadro

La ricerca offre un’importante indicazione per la legislazione e le politiche di controllo del tabacco. In particolare a essere chiamata in causa è la FCTC ( Framework Convention on Tobacco Control, Convenzione quadro per il controllo del tabacco), ovvero il primo trattato internazionale per la tutela della salute pubblica che riconosce i danni provocati dai prodotti del tabacco e dalle aziende che li fabbricano.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/allarme-fumo-passivo-lesposizione-pu%C3%B2-esporre-a-rischio-di-tumore-orale/ar-BB1g2jsm

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)