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Cannabis: alcuni sintomi di astinenza favoriscono le ricadute nell'uso

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Cannabis, alcuni sintomi di astinenza favoriscono le ricadute nell’uso

 

I consumatori di cannabis ricadono più facilmente nel consumo della sostanza se sperimentano determinati sintomi di astinenza, secondo quanto pubblicato recentemente sulla rivista PLoSONE. La ricerca condotta in Australia, è stata guidata da David Allsop del National Cannabis Prevention and Information Centre (NCPIC) presso l’Università del New South Wales.

Gli autori hanno testato un gruppo costituito da 49 soggetti dipendenti da cannabis che non erano interessati a trattamenti per smettere. Tali soggetti sono stati intervistati all’inizio dello studio, durante un periodo di astinenza di due settimane e dopo un mese dall’esperimento. I sintomi riportati dai soggetti sono stati valutati dai ricercatori che hanno cercato possibili relazioni con il rischio di ricadere nel consumo di cannabis durante l’astinenza e con i livelli di consumo della sostanza stessa.

I soggetti con dipendenza da cannabis più severa, manifestavano sintomatologie cliniche di astinenza più marcate quali tensione fisica, problemi del sonno, ansia, depressione, alterazioni dell’umore e perdita dell’appetito che sono risultate più fortemente associate alla ricaduta nell’uso, rispetto ad altri sintomi come ad esempio la sensazione di fatica o la sudorazione notturna. La severità dei disturbi è inoltre risultata associata ad un maggior consumo di cannabis ad un mese dal tentativo di smettere.

Lo studio, pur se di piccole dimensioni, concludono i ricercatori, può fornire importanti indicazioni al fine di intervenire con trattamenti personalizzati, focalizzati su specifiche sintomatologie durante l’astinenza, come ad esempio interventi per alleviare la tensione fisica o per migliorare il sonno, e aiutare dunque il paziente ad allontanarsi da questa sostanza. 

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)