338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Cannabis e danni cerebrali, a rischio i più giovani

cufrad news alcologia cannabis danni cerebrali giovani


Cannabis e danni cerebrali, a rischio i più giovani
fonte: International Journal of Neuropsychopharmacology
Con il consumo di cannabis, in letteratura sono riportati casi di danni a memoria e attenzione, attacchi di panico, disforia, deliri a

contenuto persecutorio e paranoia. Negli adolescenti l'uso di cannabis può inoltre favorire l'insorgenza di disturbi psichici o slatentizzare

vere e proprie sindromi psichiatriche che altrimenti non sarebbero emerse. L'analisi volumetrica con Risonanza Magnetica (RM) delle

strutture cerebrali di persone con diagnosi d'esordio schizofrenico (First-Episode Schizophrenia, FES), mostra una perdita di tessuto nervoso

nella zona mediana del cervelletto nota come "verme cerebellare". Il cervelletto è deputato al controllo di diverse funzioni, come il

linguaggio, il movimento e di alcune emozioni come la paura e il piacere. È una struttura ricca di recettori cannabinoidi di tipo 1 (CB1),

responsabili della diversificazione neuronale durante il processo di maturazione cerebrale. La cannabis legandosi ai recettori CB1

interferisce e modifica il processo di diversificazione neuronale durante l'adolescenza, favorendo una patologia cerebellare con sintomi

simili alla schizofrenia. Alcuni ricercatori australiani hanno studiato con RM e analisi dello spessore corticale la sostanza grigia e bianca

del cervelletto di ragazzi con diagnosi di FES e uso o non uso di cannabis. È stato fatto un confronto con ragazzi senza disturbi

psichiatrici ma con uso di cannabis. Questi ultimi hanno mostrato una riduzione della sostanza grigia nel lobulo cerebellare destro

dipendente dalla dose di cannabis assunta, oltre alla tendenza ad una profonda riduzione neuronale nel terzo lobulo con una più giovane età d'inizio d'uso della sostanza. Il volume cerebellare totale risultava tuttavia vicino alla normalità. Al contrario, i soggetti con FES hanno mostrato una riduzione globale del volume cerebellare più marcatamente nel verme, nei peduncoli e nei lobuli rispetto ai controlli. Lo studio, pubblicato sulla rivista The International Journal of Neuropsychopharmacology, evidenzia gli effetti neuropatologici della cannabis correlati alla precoce età d'inizio d'uso della sostanza sul cervelletto in particolare nei soggetti senza diagnosi di FES ma consumatori di cannabis.
Martin Cohen, Paul E. Rasser, Greg Peck, Vaughan J. Carr, Philip B. Ward, Paul M. Thompson, Patrick Johnston, Amanda Baker Ulrich Schall.

Cerebellar grey-matter deficits, cannabis use and first-episode schizophrenia in adolescents and young adults. The International Journal of

Neuropsychopharmacology, May, 2011. DOI: 10.1017/S146114571100068X


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)