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I polmoni di un fumatore: cosa succede all’apparato respiratorio quando fumiamo

I polmoni di un fumatore: cosa succede all’apparato respiratorio quando fumiamo

 

I polmoni di un fumatore: cosa succede all’apparato respiratorio quando fumiamo

 

Il polmone è un organo vitale essenziale deputato alla respirazione in molti animali, uomo compreso.

La principale funzione del polmone è quello di trasportare l’ossigeno dall’aria atmosferica all’interno delle cellule dell’organismo ed espellere l’anidride carbonica da esse prodotta.

Negli animali evoluti come l’uomo, lo scambio gassoso avviene all’interno degli alveoli, cavità formate da particolari cellule ricche di capillari dove avviene lo scambio appunto.

Nell’uomo l’apparato respiratorio è formato da due polmoni di forma conica situati all’interno della gabbia toracica e sostenuti alla base dal diaframma, il muscolo che divide la zona toracica con quella addominale e coinvolto nella respirazione.

I polmoni, insieme agli altri organi dell’apparato respiratorio umano quali bocca, gola, trachea e bronchi, sono gli organi che più di tutti subiscono i danni da fumo di sigaretta.

I polmoni di un fumatore infatti entrano a diretto contatto con il mix tossico di sostanze rilasciate dalla combustione del tabacco come monossido di carbonio, idrocarburi e metalli pesanti.

Le 4000 e più sostanze contenute nel fumo di sigaretta danneggiano in maniera grave, e a volte irreversibile, tutte le componenti dell’apparato respiratorio umano.

Online e sui pacchetti di sigarette si possono trovare le immagini dei polmoni di un fumatore e tutti quelli che le hanno viste possono affermare che non sono un bello spettacolo.

Se i polmoni di un non fumatore si presentano di colore roseo, il polmone del fumatore assume un colore dal grigio fino ad arrivare al nero più scuro.

 

Danni polmonari nei fumatori occasionali e incalliti

Il livello di danno polmonare è direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate, dal tipo di tabacco utilizzato, dalla presenza o meno del filtro, dall’età di inizio e dal numero degli anni da fumatore.

La risposta dell’organismo è personale e legata alla storia genetica della persona.

Il fumo e le sostanze irritanti in esso contenute danneggiano direttamente e indirettamente l’apparato respiratorio provocando una serie di risposte nell’organismo come l’insorgere di una malattia.

Questo succede perché il fumo blocca il sistema cigliare di pulizia del polmone che attraverso la produzione di muco espelle le sostanze estranee.

Se il sistema di pulizia si blocca, le sostanze cancerogene e irritanti non possono essere espulse provocando gli effetti dannosi sulla salute.

Il perenne stato infiammatorio in cui si trovano i polmoni di un fumatore provoca l’insorgenza di malattie croniche quali la BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) che comporta dall’ostruzione cronica dei bronchi. Un’altra malattia causata dal fumo è l’enfisema polmonare, malattia cronica che riduce la capacità respiratoria dei polmoni.

Nei casi più gravi, il mix tossico di sostanze del fumo può addirittura provocare il cancro del polmone, malattia che causa purtroppo migliaia di vittime ogni anno in Italia e nel mondo.

La disinformazione portata avanti da certa propaganda vuole far credere che queste malattie gravissime siano possibili solo dopo molti anni di fumo in grandi quantità.

Purtroppo non è così, i danni al DNA che portano all’insorgenza di tumori variano da persona in persona e allo stato attuale della medicina impossibili da prevedere.

Recenti ricerche hanno dimostrato che anche una sola sigaretta al giorno aumenta del 64% la possibilità di ammalarsi rispetto ad un non fumatore.

 



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.devosmettere.com/polmoni-fumatore/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)