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In Italia leggero calo dei consumatori di tabacco

In Italia leggero calo dei consumatori di tabacco

In base alla consueta indagine annuale della Doxa, elaborata dall‘Istituto Superiore della Sanità, in Italia, dopo l'impennata del 2009, si starebbe attuando un leggero calo dei consumatori di tabacco rispetto all'anno scorso.
Il calo che si è verificato in effetti, non è molto significativo, se si pensa che i 5 punti percentuali di impennata in basso, hanno semplicemente riportato i livelli di consumo a quelli di due anni fa.
"Sono oscillazioni non significative", spiega Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio nazionale su fumo, alcol e droghe dell'Iss, intervenuto oggi a Milano a un incontro organizzato dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori). "Il calo dei fumatori - continua - è lento e per avere risultati soddisfacenti dovremmo aspettare 50 anni".
Dall'indagine emerge soprattutto che, quest'inversione di marcia è guidata dagli uomini piuttosto che dalle donne, i primi infatti hanno registrato un calo del 5 per cento in confronto al genere femminile, più restio a liberarsi del vizio di fumare e che scende solo del 2,5 per cento.
Nel complesso i fumatori del nostro paese si calcolano in 11,1 milioni, cioè il 21,7 per cento della popolazione, ripartiti in 5,9 milioni di uomini (il 23,9 per cento) e 5,2 milioni di donne (19,7 per cento), tra le fasce d'età quella tra i 25 e i 44 anni rappresenta la percentuale più alte con il 26, 6 per cento.
Rispetto alle donne che inseguono molto da vicino gli uomini in fatto di cifre, gli esperti spiegano, che se il trend non cambia, nei prossimi anni, le percentuali potrebbero essere identiche.
Spiega Eva Negri ricercatrice dell'Istituto Mario Negri di Milano, che il fumo penalizza molto di più le donne, fumare per il gentil sesso significa infatti, aumentare di 60 volte il rischio di ammalarsi di tumore ai polmoni o d'infarto, rispetto alle donne che non fumano, cifra che supera anche il rischio degli uomini accaniti ammanti della "bionda", che si ferma al solo 30 per cento.
Si fuma infine, più al Sud Italia (22,3 per cento) e nelle Isole, rispetto al Nord che registra una percentuale del 21,1 per cento. Ma per gli italiani non è facile smettere di fumare, almeno il 27,1 per cento dei fumatori ha provato a farlo una volta nella vita, con risultati deludenti visto che il 70 per cento di loro ha ricominciato.
In vista della Giornata Mondiale senza Tabacco, che si terrà il 31 maggio, Piergiorgio Zuccaro lancia un appello per combattere veramente il vizio del fumo: aumentare il prezzo minimo delle sigarette, attuare terapie di disassuefazione ed eliminare i ticket dei centri anti-fumo.