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JAMA Psychiatry: uso di cannabis e cambiamenti nel cervello degli adolescenti

JAMA Psychiatry: uso di cannabis e cambiamenti nel cervello degli adolescenti

In che modo il consumo di cannabis influisce sul cervello degli adolescenti

Le aree del cervello che sono cambiate di più durante l'adolescenza hanno subito un assottigliamento dopo l'uso di marijuana

Mentre la marijuana ha dimostrato di essere efficace come trattamento di alcuni disturbi, c’è ancora molta incertezza sugli effetti a lungo termine che potrebbe sviluppare. I ricercatori hanno recentemente pubblicato un interessante studio che mostra che l’uso precoce di cannabis sembra causare cambiamenti accelerati nel cervello degli adolescenti.

Gli autori si riferiscono a questo come al “più grande studio di neuroimaging longitudinale sull’uso di cannabis fino ad oggi“. Ma, cosa ancora più importante, il rapporto, pubblicato su JAMA Psychiatry, lascia prove circostanziali che la cannabis può svolgere un ruolo nello sviluppo del cervello giovanile.

Incertezza sui rischi e sui benefici della cannabis

Nonostante la precedente illegalità, la marijuana è diventata una delle droghe più popolari negli ultimi anni, in parte a causa del suo potenziale effetto medicinale. Il problema è che questo beneficio non sempre supera i rischi, e ancor meno se viene utilizzato indiscriminatamente o per scopi ricreativi.

Nonostante la legislazione abbia iniziato a consentire l’uso della sostanza, i medici, anche quelli che ne riconoscono le proprietà benefiche, sanno benissimo che c’è ancora molto da indagare. Molti dei farmaci approvati finora hanno anche effetti collaterali degni di attenzione.

Per quanto riguarda l’uso della cannabis, una delle principali preoccupazioni è l’effetto che può avere sul cervello delle persone, e in particolare degli adolescenti. Ed è proprio in questa fase che inizia il consumo della sostanza, che spesso si estende fino all’età adulta.

Il consumo precoce di cannabis sembra causare cambiamenti nel cervello

Sfortunatamente, sebbene l’uso di cannabis sia molto comune tra gli adolescenti, si sa poco dei suoi effetti sul cervello. In parte, a causa delle precedenti leggi che la vietavano, gli scienziati hanno avuto opportunità molto limitate di studiarne l’impatto. Ora che le leggi stanno iniziando ad ammorbidirsi, c’è molta incertezza su ciò che potremmo constatare in futuro. Tuttavia, ci sono alcune prove dei potenziali effetti di questo farmaco.

Alcuni studi mostrano un legame tra l’uso precoce di cannabis e il volume alterato in alcune parti del cervello, che sembra anche influenzare la capacità decisionale. Mentre altri affermano che la pianta possa moderare la schizofrenia in individui a rischio genetico. E sebbene questo sembri positivo, queste indagini hanno evidenziato diversi difetti che limitano la credibilità dei risultati. Ad esempio, una dimensione campionaria molto piccola, o lo studio dei “cambiamenti” in un solo punto, senza utilizzare un punto di riferimento precedente o successivo.

Diradamento del cervello durante l’adolescenza

È importante notare che l’adolescenza è un processo cruciale nella vita di un essere umano e, soprattutto, per lo sviluppo del cervello. Inizialmente, gli strati esterni del cervello iniziano a diradarsi, eliminando le precedenti sinapsi e facendo spazio a nuove connessioni.

Il processo è naturale e comune, ma richiede di muoversi al proprio ritmo, senza modifiche. Tuttavia, studi sui ratti hanno dimostrato che l’esposizione prolungata alla cannabis riduce il loro comportamento sociale e abbatte la loro motivazione; allo stesso modo, modelli come le scimmie mostrano problemi di memoria. È probabile che la cannabis svolga un ruolo nell’accelerare l’assottigliamento corticale e quindi gli effetti dannosi come quelli menzionati.

Consapevoli di questo e delle lacune sull’argomento, gli scienziati hanno deciso di esplorare ulteriormente questi apparenti collegamenti. Per fare ciò, hanno utilizzato la risonanza magnetica in un nuovo lavoro per monitorare i cambiamenti nel cervello degli adolescenti consumatori di cannabis di età compresa tra 14 e 18 anni. Il team ha utilizzato le informazioni di 799 studenti provenienti da paesi europei che non avevano mai provato la cannabis e ha eseguito scansioni MRI per determinare il loro spessore corticale.

Cinque anni dopo, è stato chiesto loro quante volte avevano usato cannabis in quel periodo, e hanno fatto di nuovo scansioni cerebrali per lo stesso scopo delle prime. Durante il periodo di studio, circa la metà degli studenti ha provato la cannabis, mentre l’altra metà non l’ha mai fatto.

Diradamento corticale accelerato negli adolescenti consumatori di cannabis

Il confronto tra i cervelli prima e dopo l’uso e il non uso di marijuana ha suggerito “un qualche tipo di effetto su questo processo di neuro-maturazione“. I ricercatori hanno scoperto che più cannabis gli adolescenti hanno usato durante quei cinque anni, più velocemente le loro cortecce cerebrali si erano assottigliate.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://infinitynews.it/2021/06/21/cannabis-cervello-adolescenti-26199

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)