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Modena: secondo l'azienda USL sono in aumento i consumatori di cannabis

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TOSSICODIPENDENZE: IN AUMENTO I CONSUMATORI DI CANNABIS

Centri specializzati in cura delle tossicodipendenze: l'Azienda USL di Modena conferma l'aumento dei tossicodipendenti al SERT
29.11.2011. Una fotografia efficace delle tossicodipendenze - droga, alcol, fumo, gioco d'azzardo - che, pur modificandosi nelle forme e

nelle sostanze utilizzate, continua a rappresentare a Modena e in provincia un fenomeno dalle caratteristiche drammatiche per i pazienti, per le loro famiglie e per la comunità nel suo insieme. La Relazione annuale 2010 sulle attività del Settore Dipendenze Patologiche-Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda USL di Modena conferma l'aumento del numero dei tossicodipendenti in cura ai SERT, che sono stati 1.501, con

un incremento in particolare dei consumatori di cannabis, mentre resta stabile il numero dei cocainomani e degli eroinomani. Sono pochi i

consumatori di ecstasy e di altre droghe chimiche come la ketamina o i cannabinoidi sintetici acquistabili su internet, a riprova però del

fatto che queste persone non si considerano drogate e, quindi, non richiedono spontaneamente interventi di cura. 897 persone si sono rivolte ai centri alcologici della nostra provincia, in aumento rispetto all'anno precedente; 226 persone hanno seguito corsi antifumo. Sono state in cura anche 62 persone per problemi legati al gioco d'azzardo, un gruppo in costante e forte aumento che rappresenta però la spia di un

fenomeno che ha dimensioni molto consistenti. Quello della cura delle tossicodipendenze è un fenomeno molto vasto al quale l'Azienda USL di Modena risponde con una rete di servizi (Servizi Tossicodipendenze, Centri Alcologici e Centri Antifumo), presenti in tutti i sette distretti

sanitari della nostra provincia e che assicurano l'assistenza a chi soffre di dipendenza da droga, alcol, tabacco e gioco d'azzardo. Una rete

di servizi basata sulla collaborazione fra istituzioni pubbliche, private, del privato sociale e associazioni di volontariato. E a

testimoniare l'importanza del terzo settore, per la prima volta, nel report è stato inserito un capitolo redatto da ognuna delle tre

comunità modenesi - Angolo, Centro di Solidarietà e Libera Associazione Genitori - che fin dai primi anni ‘80 accolgono e curano i

tossicodipendenti. All'attività di assistenza, si aggiunge quella di prevenzione ed educazione alla salute sui temi dell' alcool, del fumo e

delle droghe: nel 2010 sono stati coinvolti in questo tipo di attività 6.925 studenti, tra gli adulti sono stati 400 i lavoratori che hanno

partecipato agli incontri su alcol e lavoro, mentre sono stati 866 i cittadini fermati alla guida in stato di ebbrezza che hanno partecipato

ai 48 corsi infoeducativi su alcool e guida sicura. "E' oggi operativo un solido sistema di servizi sanitari e sociali a vario titolo

impegnati nella prevenzione, cura delle tossicodipendenze e riabilitazione: il settore Dipendenze patologiche del Dipartimento salute

mentale, i servizi sociali degli enti locali, gli enti accreditati, le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, le comunità

terapeutiche, i centri diurni, le case protette, gli ospedali privati, le case alloggio per malati di Aids - afferma il dottor Fabrizio

Starace, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Azienda USL di Modena. Tale sistema ha mostrato la capacità di comprendere i

cambiamenti dell'utenza e di sapersi innovare di conseguenza, ponendo al centro dei suoi interventi, al tempo stesso, la persona e la

comunità: lavorando per prevenire l'insorgere dei problemi, offrendo percorsi terapeutici personalizzati, mirando all'inclusione sociale e al

recupero del ruolo lavorativo". Per quanto riguarda i 1.501 tossicodipendenti in cura, continuano a prevalere i consumatori di eroina

(65.7%), mediamente 38enni, seguiti dai cocainomani (16.2%) in media 35enni e dai consumatori di cannabis (15.6%), mediamente 28enni.

Praticamente assenti i consumatori di ecstasy (6 casi). Relativamente ai 298 nuovi utenti tossicodipendenti (su complessivi 3.399 nuovi

utenti del periodo 1997-2010), nel 2010 c'è stato un calo degli eroinomani (età media 27 anni e mezzo) e dei cocainomani (età media 32

anni), mentre sono aumentati i consumatori di cannabis (in media 27enni) che per la prima volta sono al primo posto (il 44.3%) come

percentuale tra i nuovi utenti. Nel 2010 inoltre sono stati inviati al SERT per approfondimemto diagnostico 16 lavoratori addetti a mansioni

a rischio (ad esempio, carrellisti o magazzinieri) che sono risultati positivi ai controlli anti droga sul posto di lavoro previsti dalle

nuove leggi in materia. Sono quasi esclusivamente soggetti positivi alla cannabis (14 su 16). L'abuso alcolico prevalente riguarda il vino

(60%), seguito da birra (26%) e superalcolici (10%), mentre l'età media complessiva si aggira sui 48 anni, più alta per le donne (50)

rispetto ai maschi (47). Tra i 207 nuovi utenti 2006, il 18% (38 persone) è stato inviato dalla Commissione Medica Locale (si tratta di

quelle persone a cui è stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza e giudicati come bisognosi di cure da parte di un Centro

Alcologico). Sono in larga parte maschi, di età media 38 anni, per l'80% lavoratori. Oltre a questo gruppo, gli altri nuovi utenti arrivano

ai Centri Alcologici raramente di spontanea volontà e perlopiù inviati da enti terzi ai quali si erano rivolti inizialmente (ospedali, medico

curante, altri servizi dell'Azienda USL o comunali). I 226 tabagisti che hanno effettuato i corsi per smettere di fumare o la consulenza

individuale sono per metà uomini e per metà donne, con una età che di norma supera i 40 anni, a dimostrazione del fatto che il tabagista che si rivolge ai Centri Antifumo ha alle spalle molti anni di fumo di tabacco, e spesso ha già avuto i primi danni alla salute. I 62 giocatori

d' azzardo seguiti nel 2010 (in forte crescita, erano 44 nel 2009), sono prevalentemente maschi, con età superiore ai 40 anni, e nel 60% dei

casi hanno una dipendenza dai videopoker/ slot machine dei bar, tabaccherie o sale giochi.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)