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Roma, sondaggio Act: un ragazzo su tre fuma, ma solo il 9% consuma cannabis

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A Roma un ragazzo su tre fuma, ma solo il 9% consuma cannabis
Il rapporto Act, realizzato in collaborazione con l'università La Sapienza, è basato su un campione di oltre tremila giovani tra i 13 e i 30 anni. Quasi il 30 per cento si dichiara tabagista


di TOMMASO CROCOLI

Un giovane su tre, a Roma, fuma sigarette. Quasi due su tre fanno uso di alcolici. Sono i dati che emergono dallo studio Minerva, realizzato in collaborazione con l'università La Sapienza e contenuto nel rapporto 2012 dell'Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze (Act) presentato stamattina in Campidoglio. Dalla ricerca emerge che, su un campione di 3226 giovani tra i 13 e i 30 anni, quasi il 30 per cento è fumatore di tabacco abituale. Meno del 10% ha invece dichiarato di fare uso di cannabinoidi.


Il Municipio con la percentuale più bassa di tabagisti è l'ex IV (78,6 di non fumatori), mentre nel VII sono presenti i più incalliti consumatori di 'bionde' (42,6 per cento). In generale quasi il 20 per cento degli intervistati attribuisce al tabacco effetti positivi. Riguardo all'alcool, un giovane su tre si dichiara astemio, ma il 40 per cento circa è costituito da bevitori sociali. Uno su quattro è un 'binge drinker' (cioè beve grandi quantità di alcol in breve tempo per ottenere effetti immediati); 'forte bevitore' è risultato solo l'1,7 per cento.


Un ragazzo su tre non ha idea dei danni dell'alcol, uno su quattro ritiene anzi che bere faccia bene: a Ostia ha questa idea il 40,7 per cento degli intervistati, poco sotto (39,9) il dato del XVI. In ogni caso più della metà dei ragazzi vorrebbero saperne di più, e i più interessati (62,3 per cento) abitano nel VI.


Il direttore dell'agenzia capitolina Massimo Canu si è detto soddisfatto dei dati sul consumo di stupefacenti: "Nonostante spesso si parli del fenomeno della tossicodipendenza in maniera generalizzata, in realtà soltanto il 9,3% delle persone su cui abbiamo indagato utilizza cannabinoidi e di questi l'1,3% dichiara di aver utilizzato altre sostanze stupefacenti".


Roberto Mineo, presidente del Ce.i.s. don Mario Picchi, ha aggiunto:"Una riduzione del 56,8% del numero di decessi per droga a Roma testimonia in maniera diretta come il lavoro svolto dagli operatori per il recupero e la prevenzione sia fondamentale e necessario".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)