338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Schizzofrenia e cannabis: nuovi dati dalla risonanza magnetica funzionale

cufrad news alcologia alcol alcolismo schizzofrenia e cannabis: nuovi dati dalla risonanza magnetica funzionale


Schizzofrenia e cannabis: nuovi dati dalla risonanza magnetica funzionale
fonte: Frontiers

Gli effetti biochimici della cannabis potrebbero influenzare la reattività cerebrale del sistema recettoriale cannabinoide (CNR1). Il sistema cannabinoide risulta ampiamente espresso a livello cerebrale, specialmente nelle aree coinvolte nello sviluppo di psicosi come la schizofrenia; in tal modo la cannabis può aumentare il rischio di patologie mentali nel cervello adolescente, ancora in via di sviluppo. Una ricerca norvegese ha studiato con fMRI il circuito neurale di 36 soggetti schizofrenici consumatori di cannabis (CAN+) e non consumatori (CAN-) per analizzare le eventuali differenze riscontrate tra i due gruppi in base al consumo della sostanza. E' stato utilizzato un compito di ascolto dicotico, in cui è stato chiesto ai partecipanti di prestare attenzione agli stimoli che giungevano differentemente alle orecchie. Il compito ha permesso di indagare l'apprendimento verbale, l'attenzione e il controllo cognitivo. E' stata inoltre registrata l'attività neurale a riposo, senza alcun compito cognitivo. Gli autori hanno confrontato l'attività neurale attiva registrata durante il compito (task-present) e passiva (task-absent) in tutti i soggetti. I pazienti schizofrenici CAN+ mostrano una aumentata attività neurale durante l'esecuzione del compito acustico e una riduzione dell'attivazione nella condizione a risposo, contrariamente al gruppo di soggetti CAN- che mostrano il pattern inverso. Nei soggetti schizofrenici quindi, il consumo di cannabis sembra creare differenze nell'attività neuronale e conseguenti cambiamenti cognitivi. I due gruppi di soggetti differiscono per intensità ed estensione delle attivazioni corticali, che nei soggetti CAN+ risultano maggiormente attive durante il compito I soggetti CAN- mostrano, invece, una maggiore attivazione neurale nella condizione a riposo. La ricerca futura dovrà puntare alla comprensione dei meccanismi neurofisiologici alla base di tali differenze cerebrali per comprendere gli effetti della cannabis da un punto di vista funzionale nelle malattie psicotiche.


Else-Marie Løberg, Merethe Nygård, Jan Øystein et al, An fMRI study of neuronal activation in schizophrenia patients with and without previous cannabis use. Frontiers in psychiatry, 2012


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)