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Sigarette Elettroniche: tutti i rischi dello svapare

Sigarette Elettroniche: tutti i rischi dello svapare

Sigarette Elettroniche, ‘svapare’ è una moda. Ma quali sono i rischi?

 

L’utilizzo di sigarette elettroniche è aumentato soprattutto tra i giovani. I fumatori sono pronti a tagliare il brutto vizio delle ‘bionde classiche’. Sono pericolosamente invitanti ed hanno un loro mercato in Italia con essenze di ogni tipo. Ecco quali sono i rischi.

La sigaretta elettronica è diventata una moda tra i ragazzi. Ma attenzione potrebbero passare più facilmente degli altri al fumo tradizionale. E anche se non passano alle classiche “bionde”, non sembrano immuni da effetti collaterali: lo svapo, infatti, pare associato a problemi respiratori come tosse persistente e bronchite. A sottolineare la criticità del rapporto tra e-cig e adolescenti sono due recenti studi americani, pubblicati rispettivamente sul Journal of American Medical Association e sull’American Journal of Respiratory and Critical Care.

Lo studio di Adam Leventhal e colleghi, del dipartimento di medicina preventiva della Keck School of Medicine di Los Angeles.

Lo studio è stato fatto su un gruppo di oltre 3000 studenti di 14-16 anni di età e è stato chiesto quanti di loro facessero uso di sigarette elettroniche o sigarette tradizionali. Dopo sei mesi, li ha hanno ricontattati per vedere se e come erano cambiate le cose.

E in effetti lo erano, in particolare tra chi “svapava” di più che a distanza di tempo risultava a maggior rischio di essere passato alle sigarette tradizionali. In realtà questo non significa che le sigarette elettroniche facciano  automaticamente da ponte per le altre.

Lo studio indica un’associazione tra i due comportamenti – svapare e fumare – ma non chiarisce definitivamente se siano state davvero le sigarette elettroniche a indurre alcuni ragazzi a fumare, o se questi avrebbero cominciato comunque ha commentato John Britton, direttore del centro studi su alcol e tabacco dell’Università di Nottingham. –

Il fenomeno deve essere sotto controllo anche perché – sottolinea Roberta Pacifici, responsabile dell’Osservatorio fumo dell’Istituto superiore di sanità – i dati mondiali ci dicono che il consumo di sigarette elettroniche è in crescita e non interessa solo i forti fumatori che vogliono passare un prodotto meno tossico. Lo svapo, attrae anche molto i giovani, chi magari non pensava di mettersi a fumare, perché ormai convinto della pericolosità delle sigarette, e pensa invece che la versione elettronica del fumo sia sostanzialmente innocua.

Ecco un secondo uno studio su oltre 2000 giovani da un altro gruppo di ricerca della Keck School of Medicine.

Chi usa sigarette elettroniche è a maggior rischio di disturbi respiratori, come tosse e bronchite. Britton: – il vapore emesso da questi prodotti può essere irritante per le vie aeree. Roberta Pacifici – Le e-cig non emettono certo aria di montagna, ma fanno evaporare aromi – di cioccolata, fragola, vaniglia – di origine alimentare. Non abbiamo idea delle possibili conseguenze a lungo termine del deposito di queste microparticelle sui polmoniE in più, in quelle che contengono la nicotina, ci sono i potenziali rischi associati all’assunzione di questa sostanza, per quanto in piccole dosi.

Per la responsabile dell’Osservatorio fumo dunque non ci sono dubbi: bisogna vigilare perché gli adolescenti evitino questi prodotti. Purtroppo, non è sempre facile farlo: in Italia i minorenni per legge non possono acquistarli, ma su Internet non è impossibile trovare il modo di aggirare il divieto.

Sul mercato da 10 anni

Sono passati circa 10 anni da quando sono arrivate in commercio le prime sigarette elettroniche, (spesso abbreviata in e-cig, dall’inglese) un dispositivo che permette di inalare vapore di solito che è aromatizzato.

Sono piccole e maneggevoli e vaporizzano della nicotina liquida anziché bruciare il tabacco, una esperienza tattile, olfattiva e gustativa che richiama molto la sigaretta. Sono nate per aiutare i fumatori a dire addio al tabacco, ma poi sono state poi accusate di ottenere in alcune categorie di persone, sopratutto giovani  l’effetto opposto, ovvero indurli a fumare.  

Erano state progettate come alternative alle tossiche sigarette tradizionali ricche di catrame, che sono la causa principale del cancro ai polmoni. Questi dispositivi aiutano i fumatori a smettere di fumare, perché la nicotina crea anche dipendenza. Queste sigarette non possono essere classificate come benefiche o dannose, tuttavia svapare comporta anche effetti collaterali che meritano preoccupazioni.

Secondo il rapporto annuale 2016 sul fumo dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi circa 2 milioni di Italiani fanno uso di queste sigarette.

  • La sigaretta elettronica può essere utile per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori, perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati.
  • Non è ancora chiaro se sia efficace come strumento per smettere di fumare.
  • I non fumatori dovrebbero evitare le sigarette elettroniche, poiché la nicotina favorisce ipertensione e diabete (e nei giovani può interferire con lo sviluppo neurologico); inoltre le sostanze aromatizzanti  presenti sono sospettate di esporre a rischi per la salute.

Svapare fa male alla salute?

La sigaretta è composta da un inalatore chiamata cartuccia, nella quale è presente la sostanza liquida da nebulizzare; un atomizzatore che scalda e vaporizza; la batteria che alimenta.

Diversi studi hanno segnalato la presenza di sostanze dannose  nel vapore prodotto, il glicole propilenico è usato da tempo, per esempio nei fumogeni impiegati nell’industria del cinema e nei concerti pop, ed è considerato generalmente sicuro, anche se alcuni studi indicano che l’inalazione prolungata può dare origine a irritazione delle vie aeree, tosse e in casi molto rari asma e riniti.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.2anews.it/sigarette-elettroniche-svapare-e-una-moda-ma-quali-sono-i-rischi.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)