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Società Italiana di Tabaccologia: un viaggio nel mondo del vizio del fumo

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"101 motivi per non fumare", un viaggio nel mondo del vizio del fumo

Il fumo è un acerrimo nemico dei capelli, ma va a braccetto con la carie: sono solo due delle numerose informazioni e curiosità sul mondo della dipendenza dal tabacco che si possono scoprire leggendo “101 motivi per non fumare”, libro scritto a quattro mani da Fabio Beatrice, medico vice presidente della Società Italiana di Tabaccologia e Johann Rossi Mason, giornalista medico-scientifica e conduttrice televisiva specializzata in neuroscienze e bioetica. Un libro non solo per chi è alla ricerca di un buon motivo per non accendere l'ennesima sigaretta, ma anche per chi vuole saperne di più su un fenomeno – quello del vizio del fumo – che non vede ancora una fine nonostante campagne informative, minacciose scritte sui pacchetti dei prodotti a base di tabacco e il continuo susseguirsi di notizie sui suoi effetti negativi.

Gli autori non mancano di soffermarsi proprio su questi effetti negativi, riportando, in modo semplice e comprensibile anche da parte di chi non ha dimestichezza con il linguaggio medico, le prove scientifiche che hanno fatto entrare di diritto il tabacco fra i nemici principali della salute pubblica. La scelta è caduta su 101 buone motivazioni per non fumare, elencate in rigoroso ordine alfabetico, ma è lo stesso libro a precisare che le problematiche sollevate dal fumo “sono più di queste”. Se, da un lato, gli spazi che si sono imposti i due esperti non hanno permesso di analizzarle tutte, dall'altro alcune pagine sono state dedicate ad altri aspetti, dalle motivazioni che spingono a perseverare in un comportamento universalmente riconosciuto come dannoso ai metodi per riuscire a smettere.

Interessante anche la parte dedicata alla “psicologia del fumatore”, arricchita dalla descrizione dei diversi tipi di consumatori di “bionde”. Partendo dallo skinny smoker, per cui il fumo fa parte del look e serve a mantenere la linea, vengono delineate le caratteristiche di tutte le tipologie di fumatore. Colui che fuma, ma se ne vergogna e, quindi, lo fa di nascosto, è definito fumatore solitario, mentre il fumatore ribelle è l'anticonformista “alla ricerca di modi per dimostrare di essere contro le convenzioni”. E' definito, invece, social smoker colui che “fuma molto poco e solo in compagnia (…), non è dipendente dalla nicotina, ma dalla sigaretta”. Il fumatore stressato cerca nelle sigarette il sollievo dall'ansia e dallo stress quotidiano, per il serial quitter “ogni sigaretta è l'ultima” e il fumatore incosciente “è quello che fuma, non pensa alle conseguenze ed è contento di farlo”.
Per scoprire a quale categoria si appartiene basta leggere le descrizioni contenute nel libro. Se, arrivati alle ultime pagine, non si sapesse ancora se le informazioni acquisite durante la lettura sono sufficienti per scegliere di abbandonare il vizio basta rispondere al questionario finale: sarà il punteggio ottenuto a valutare la motivazione a smettere del lettore


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)