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Università del Queensland: cannabis, il ruolo chiave della famiglia contro l'uso precoce

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Cannabis: ruolo chiave della famiglia contro l’uso precoce

L’uso precoce di cannabis rappresenta un forte fattore di rischio per una conseguente dipendenza da sostanze illecite e per altri problemi di carattere psicosociale, tra cui fallimento scolastico, depressione, disturbi psicotici. Per tale ragione, l’identificazione dei soggetti a rischio e dei fattori associati all’uso precoce di cannabis rappresentano target cruciali per lo sviluppo di interventi di prevenzione efficaci. I fattori della prima infanzia associati all’uso di sostanze stupefacenti riguardano una complessa interazione tra variabili personali, familiari, genetiche e biologiche. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland (Australia) ha condotto uno studio di coorte prospettico per esaminare le caratteristiche dei consumatori precoci di cannabis e l’influenza di diversi fattori di rischio potenziali che hanno condotto all’uso.
Rispetto al campione di circa 3.500 persone, intervistate con follow up successivi fino all’età di 21 anni, il 51% non aveva mai utilizzato cannabis, mentre il 36,7% è stato classificato come utilizzatore occasionale e il 12,3% utilizzatore frequente. L’età media di primo utilizzo era di 16 anni. In generale, i consumatori precoci di cannabis prima dei 15 anni erano in prevalenza maschi, con madri molto giovani e sole al momento della nascita del figlio, e con un basso livello di istruzione. Inoltre, l’uso precoce di cannabis risultava correlato a rapporti instabili tra i genitori, separazioni e cambi frequenti dei partner. Un altro fattore predittivo dell’uso precoce di cannabis era la manifestazione di sintomi di esternalizzazione attorno all’età di 5 anni. I risultati, quindi, suggeriscono come l’ambiente familiare in cui i bambini crescono giochi un ruolo cruciale rispetto all’uso precoce di sostanze. Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha attivato il progetto “Diagnosi precoce dell'uso di droghe e intervento precoce nei minori” con l’obiettivo di individuare tempestivamente i soggetti minorenni che consumano sostanze stupefacenti e di attivare misure di intervento adeguate. Il progetto a cui aderiscono i Dipartimenti delle Dipendenze, prevede interventi di counseling motivazionale rivolti all’intero nucleo familiare, oltre ad un servizio di drug test professionale su richiesta dei genitori.
 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)