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Università La Sapienza: le e-cig fa male al cuore come le altre sigarette

Università La Sapienza: le e-cig fa male al cuore come le altre sigarette

L’e-cig fa male al cuore come le altre sigarette

Elettroniche sott’accusa: causano infiammazioni

 

Al cuore la sigaretta elettronica fa male quasi quanto quella tradizionale. È il sorprendente risultato dello studio «Acute impact of tobacco versus electronic cigarette smoking on oxidative stress and vascular function», realizzato da un team di medici italiani dell'Università La Sapienza di Roma e pubblicato sulla prestigiosa rivista «Chest». Ma nel Bel Paese a nessuno sembra interessare: «Mentre in Italia siamo passati inosservati, - afferma il professor Giacomo Frati del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche della Sapienza - negli USA si è acceso un forte dibattito che ha portato Stanton Glantz (Professore e direttore del Center for Tobacco Control Research and Education alla University of California, San Francisco (UCSF), attivista anti tabacco e membro del prestigioso National Academy of Medicine n.d.r) a scrivere un bellissimo editoriale su di noi sul sito dell'University of California».

Per la prima volta i ricercatori italiani hanno messo a confronto gli effetti dannosi sull'apparato cardiovascolare delle nuove e-cig con quelli della sigaretta tradizionale. I risultati hanno superato ogni aspettativa, tanto che potrebbero avere un impatto notevole sul dibattito che da anni anima la comunità scientifica per capire se la sigaretta elettronica sia un'alternativa sicura o meno al fumo di tabacco. Gli esperti concordano sul fatto che i dispositivi elettronici rilascino una quantità inferiore di sostanze cancerogene rispetto alla sigaretta convenzionale, ma è anche vero che entrambe producono lo stesso numero di particelle ultrafini nell'organismo. Queste particelle non causano tumori, ma sono responsabili di processi infiammatori che generano malattie cardiache e polmonari, e che possono scatenare attacchi di cuore.

Gran parte degli esperti ha però sempre rifiutato di collegare questi rischi anche all'utilizzo delle sigarette elettroniche, in quanto finora gli studi che collegano le particelle a malattie cardiache e attacchi di cuore sono stati fatti esclusivamente in relazione all'inquinamento atmosferico e al fumo attivo e passivo. Casi in cui, a differenza della sigaretta elettronica , è presente la combustione. Giacomo Frati e i suoi colleghi con il loro studio hanno sfatato questo mito, rivelando che gli effetti negativi sulle arterie provocati dal fumo da sigaretta elettronica e tradizionale sono sostanzialmente gli stessi. Lo hanno fatto confrontando la funzione delle arterie, la loro capacità a vasodilatarsi e l'azione delle sostanze nocive sulle loro pareti dopo l'utilizzo di una sigaretta elettronica e una su due gruppi di persone, fumatori e non. Nonostante non sia ancora possibile stimarne i danni legati all'utilizzo a lungo termine, gli ultimi studi accreditano all'utilizzo della sigaretta elettronica una percentuale di rischio non superiore al 5% rispetto al fumo tradizionale.

Percentuale che andrà probabilmente aggiornata grazie ai sorprendenti risultati dei ricercatori della Sapienza. «Se utilizzate per smettere di fumare possono rappresentare un buon espediente. Se invece, - continua Frati - come sembra da recenti report statunitensi, vengono largamente utilizzate da giovani e minorenni in quanto alla moda, allora il messaggio che va dato deve essere più chiaro».

(...omissis...)

Matteo Di Paolo Antonio

 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.iltempo.it/cronache/2016/06/01/l-e-cig-fa-male-al-cuore-come-le-altre-sigarette-1.1545506

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)