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Videogame e il pericolo della cannabis light

Videogame e il pericolo della cannabis light

Videogame e il pericolo della cannabis light

 

Si chiama Avakin Life, è il nuovo video game online che sta spopolando tra i giovani. Riprende quanto visto anni fa in “Second Life” e “The Sims”, dove i giocatori possono crearsi una vita parallela, virtuale, dove tutto è mediamente concesso (GUARDA SERVIZIO TV). Fin qui nulla di strano. L’inghippo nasce quando in questo nuovo fenomeno in voga tra gli adolescenti, 13, 14 anni, compare chi, con messaggi per nulla sibillini, invita i giocatori a consumare la cannabis light. Lo ha fatto un commerciante di Roma, che ha un negozio che vende questi prodotti e su Avakin Life ha provato a far abboccare numerosi ragazzini, tra cui anche molti veronesi.

"Ci siamo preoccupati al punto tale - ha spiegato il direttore del dipartimento dipendenze dell'Ulss 9, Giovanni Serpelloni - che abbiamo fatto una segnalazione ai nas di Roma per dire che c'è questo gioco che può indurre, soprattutto dei minori, all'uso di cannabis. Tutto ciò, violando gli articoli 82 e 84 della legge sulla droga, che dicono che non si può fare pubblicità indiretta e nemmeno proselitismo".

La propaganda sull’utilizzo della cannabis light, veicolata su Avakin Life, riaccende l’attenzione su questa sostanza i cui effetti sembrano a livello superficiale non essere rilevanti, ma che in realtà, possono causare non pochi problemi. Perché, se lavorata, anche la cannabis light può dare effetti potenti sui giovani.

"La cannabis light - continua Serpelloni - non è un gioco e può essere potenzialmente pericolosa. Abbiamo dimostrato scientificamente che si può estrarre il principio attivo, ossia il thc, raggiungendo delle dosi droganti. Siamo riusciti a ricavare quattordici milligrammi di principio attivo, quando la dose minima drogante e di quatto milligrammi. Quello che ci preoccupa maggiormente è la pubblicità che viene fatta, anche lungo le strade di Verona e che porta ad avere una percezione del rischio ridotta nei ragazzi.

Insomma, la semplificazione per cui, se vicino alla parola cannabis viene messa la parola light, questa sostanza non sia pericolosa sta fuoviando i ragazzi, che fanno poca distinzione tra la maria leggera e quella illegale. Ma questa, dicono gli esperti, è solo un piccolo segnale di quella che potrebbe diventare a tutti gli effetti un’emergenza.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.tgverona.it/pages/787607/attualita/videogame_e_il_pericolo_della_cannabis_light.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)