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In memoria di VLADIMIR HUDOLIN

In memoria di VLADIMIR HUDOLIN

In memoria di VLADIMIR HUDOLIN, che ha lasciato il suo corpo terreno il 26 dicembre di 20 anni fa

 

Vladimir Hudolin, uomo geniale e generoso, ha contribuito a restituire serenità a decine di migliaia di famiglie devastate dalla sofferenza del bere, lasciandoci in eredità un approccio in grado di prevenire e contrastare, con straordinaria efficacia, la sofferenza umana.

Anche questa quotidiana rassegna stampa su vino, birra e altri alcolici viene da lì: tutti e tre noi redattori abbiamo avuto la vita cambiata, a seguito del nostro incontro con Hudolin.
Thomas Edison diceva che “Il genio è per l'1% ispirazione e per il 99% traspirazione”, ovvero sudore, applicazione, impegno, studio, sacrificio. Non va dimenticato, quando si ricorda la vita di un genio.
Il Professore – così lo chiamavamo - ci ha insegnato a non fermarci mai, a perseguire sempre il cambiamento, nostro, ma anche il cambiamento, l’evoluzione dell’approccio ecologico sociale, che, se vuole vivere, deve continuare a camminare.
Ai suoi corsi le persone esprimevano le proprie emozioni: la sofferenza, il pianto, certo, ma si cantava, e si rideva anche moltissimo.
In un loro libro, Fruttero & Lucentini scrissero un concetto di questo tipo: in una relazione di coppia, la prima grande risata fatta insieme non ha un valore empatico minore rispetto al primo amplesso.
Ecco, una delle eredità di Vladimir Hudolin che meriterebbe approfondimento, di cui si parla poco o niente, è la capacità di avvicinare tra loro le persone, il potenziale empatico… di una sana e bella risata in compagnia. Potrebbe essere oggetto di discussione in un futuro Congresso dei Club: il valore delle risate, degli abbracci (anziché brindisi), del canto, della bellezza.
Grazie anche per questo, Professore.

Alessandro, Guido e Roberto