338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Aspetti chimici e biologici della dipendenza affettiva

Aspetti chimici e biologici della dipendenza affettiva

Aspetti chimici e biologici della dipendenza affettiva

Nella Dipendenza affettiva (DA) hanno luogo cambiamenti chimici all’interno del cervello legati ai livelli di un neurotrasmettitore, la feniletilamina (PEA), che è coinvolta nelle sensazioni di euforia che si sperimentano quando ci si innamora: infatuazione, euforia ed eccitazione.

Così, come chi è dipendente da una droga, la persona affetta da Dipendenza affettiva è dipendente dalle sensazioni estremamente piacevoli di eccitazione ed euforia indotte dagli alti livelli di PEA e altre sostanze chimiche nel cervello, e le ricerca continuamente nelle emozioni che prova quando è “innamorata”.

La continua ricerca della “passione”, dell’eccitazione e della euforia legate alla fase di innamoramento, divengono quindi l’oggetto della ricerca del DA, rendendo così difficile se non impossibile approfondire la relazione, passando dalla fase di innamoramento a una fase di maggior intimità e minor livello di euforia ed eccitamento.

Similmente a ciò che accade con le dipendenze da sostanza, anche la DA ha effetti legati ai neurotrasmettitori coinvolti nel “CIRCUITO DEL PIACERE”.

Circuito del piacere

Con questo termine ci si riferisce a due circuiti identificati nel cervello umano, che sono responsabili del senso di piacere e gratificazione che si prova quando si riceve un “premo”:

  1. Il primo circuito è associato ALL’ECCITAZIONE, cioè al piacere che proviamo quando immaginiamo qualcosa che desideriamo. Questo sistema viene stimolato dal neurotrasmettitore DOPAMINA, che contribuisce a aumentare il livello della tensione.
  2. Il secondo circuito è associato alla GRATIFICAZIONE, intesa come sensazione di rilassamento e profondo benessere legata all’ottenere una certa esperienza. Queste sensazioni sono indotte dal rilascio delle ENDORFINE (sostanze oppiacee) che contribuiscono anche a consolidare le connessioni neuronali che si sono create durante l’esperienza che ha indotto il piacere.

Quando si riceve un premio gradito, il cervello rilascia alcuni neurotrasmettitori, fra cui la DOPAMINA e L’ACETILCOLINA che contribuiscono a consolidare i cambiamenti neuronali: la DOPAMINA attiva il circuito cerebrale del piacere e dona gioia, eccitazione e consolida le connessioni neuronali responsabili dei comportamenti che ci guidano verso il raggiungimento degli obiettivi; mentre L’ACETILCOLINA aiuta il cervello a rinforzare la memoria.

Come per altre dipendenze da sostanza dunque, la DA è legata alle sensazioni piacevoli indotte dalla elevata presenza di specifici neurotrasmettitori nel cervello.

Neurotrasmettitori e ormoni

Gli psicologi hanno da tempo scoperto come, certe caratteristiche della personalità, siano correlate alla predisposizione a sviluppare determinate patologie fisiche e psicologiche (Cohen et al., 2003, 2006, 2012; Segerstrom et al., 2010).

L’antropologa Fisher ha studiato in particolare il modo in cui certe caratteristiche di comportamento e personalità sono associate essenzialmente ai sistemi neuronali dopaminergico, serotoninergico, al testosterone e agli estrogeni (Brown et al., 2013; Fisher, 2009; Fisher et al., 2010). La studiosa ha infatti evidenziato, attraverso le sue ricerche, la possibilità di definire quattro modalità principali e generali di pensiero e comportamento, associate alla prevalenza di sistemi neurotrasmettitoriali ed ormonali specifici.

SISTEMA DELLA DOPAMINA-NORADRENALINA, OSSIA GLI ESPLORATORI

L’autrice definisce esploratori coloro che esprimono in maggioranza gli aspetti cognitivi e comportamentali legati alla prevalenza del sistema della dopamina e della noradrenalina.

Queste caratteristiche consistono nella continua ricerca di novità, nella ricerca di stimoli eccitanti d avventura, nell’impulsività, la tendenza ad annoiarsi facilmente, l’esplorazione intellettuale astratta, la flessibilità cognitiva, l’apertura alle nuove esperienze, la curiosità, l’energia, la creatività verbale e non e la generazione di idee. L’insieme di questa caratteristiche viene definito dalla Fisher come DIMENSIONE CURIOSA/ENERGICA e sembra predisporre ad un tipo particolare di dipendenza amorosa negativa: quella del dongiovannismo. Queste persone infatti, tendono a diventare DROGATI DELL’AMORE ROMANTICO e si innamorano molto spesso, vivendo tuttavia relazioni brevi e rompendole facilmente in quanto annoiati e bisognosi di nuovi stimoli. Possiedono una grande tendenza all’infedeltà e alla ricerca continua di nuove storie e dell’ebbrezza dell’innamoramento.

SISTEMA DELLA SEROTONINA, OSSIA I COSTRUTTORI

L’insieme delle caratteristiche cognitive e comportamentali che la letteratura associa al sistema della serotonina, comprendono l’osservanza ligia delle regole sociali, l’adesione a pianificazioni, abitudinarietà e tendenza alla ripetitività, l’evitamento di pericoli, la socievolezza, l’autocontrollo, a coscienziosità, le capacità gestionali e la cooperazione, la precisione, l’interesse per i dettagli, la creatività figurativa e numerica e l’auto trascendenza o grande senso della religiosità.

I costruttori manifestano la dimensione ATTENTA/RISPETTOSA e sono tendenzialmente predisposti alle forme di dipendenza amorosa negativa legate all’attaccamento e sono come dei DROGATI DELL’ATTACCAMENTO. Appaiono estremamente vigili e preoccupati di essere lasciati e sono predisposti a continue proteste, persecuzioni e pressioni verso il partner anche dopo che la storia è stata chiusa.

SISTEMA DEL TESTOSTERONE, OSSIA I DIRETTORI

Il sistema del testosterone a livello cerebrale, si associa a manifestazioni cognitive e comportamentali caratterizzate sostanzialmente da: maggiore percezione visuo-spaziale, capacità matematiche, ingegneristiche e meccaniche, attitudine alla musica, maggiore capacità di attenzione, tendenza a dominare, ridotta empatia, minore contatto visivo, minore fluidità verbale, minore sensibilità sociale e maggiore tendenza a dominare nella società associata alla spinta a primeggiare, al contenimento delle emozioni e a maggiore decisione e sicurezza di sé.

L’autrice definisce queste persone – prevalentemente maschi – come aventi una dimensione prevalente ANALITICA/MENTALE ed essere predisposti a provare una profonda rabbia da abbandono, che può portare a sviluppare emozioni forti e comportamenti violenti o autodistruttivi (violenza domestica, omicidio, suicidio, violenza fisica) con una incidenza maggiore rispetto agli altri uomini.

SISTEMA DEGLI ESTROGENI, OSSIA I NEGOZIATORI

Il sistema degli estrogeni si associa alla prevalenza di pensiero contestuale/olistico/sintetico, capacità linguistiche e sociali, simpatia, empatia e cooperazione, tendenza alla cura degli altri, generosità, fiducia, predisposizione ai legami sociali, maggiore tendenza ad esprimere e a ricordare le emozioni. Anche l’ossitocina, che è correlata agli estrogeni, si associa a molte caratteristiche dell’animo socievole, come la capacità di comprendere ed interpretare emozioni e stati d’animo altrui. Questo insieme di caratteristiche viene definito dimensione SOCIEVOLE/EMPATICA del temperamento e predispone all’analisi ossessiva ed introspettiva del rapporto di coppia, alla depressione e ai tentativi di suicidio in seguito al rifiuto amoroso.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://psicoadvisor.com/aspetti-chimici-biologici-della-dipendenza-affettiva-6736.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)