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Il ciclo della dipendenza affettiva

Il ciclo della dipendenza affettiva

Il ciclo della dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva è una forma di relazione patologica, detta anche tossica, che ti fa sentire imprigionata. Parlo al femminile perchè è una forma di dipendenza maggiormente presente nel mondo femminile, sicuramenti per aspetti di vissuti emotivi e familiari.

Come tutte le dipendenza per sconfiggerle è importante riconoscere il problema e conoscere il processo che si attiva.

Le 9 fasi emotive nella Dipendenza Affettiva:

  1. Fase dell’attrazione e della seduzione che tanto attrae il dipendente affettivo. Infatti il partner che esercita la seduzione fa sentire il Dipendente Affettivo forte e importante;
  2. Fase della fantasia del salvatore che fa vedere il partner come il salvatore, come se fosse idealizzato e spesso perfetto così come lo si ricercava;
  3. Fase del sollievo dal dolore  che porta il Dipendente Affettivo a sentire che le dolorose sensazioni di vuoto, solitudine e assenza di valore ed importanza, cessano momentaneamente.  Questa fase del ciclo viene chiamata «romance».
  4. Fase dell’incremento del bisogno e di negazione della realtà nella quale il Dipendente Affettivo inizia a percepire e manifestare un crescente bisogno di attenzioni, contatto e presenza e diventa maggiormente richiedente. Il partner evitante inizia a sfuggire diventando sempre meno presente nella relazione, ma il Dipendente Affettivo non vuole vedere questi segnali e ne nega l’evidenza giustificando il partner: «è molto impegnato a lavoro», «ha il diritto di stare un po’ con gli amici», ecc.
  5. Fase del crollo della negazione ovvero, gradualmente, il Dipendente Affettivo realizza i comportamenti di allontanamento e la distanza posta dal partner evitante. Inizia a guardare la realtà e la negazione cessa, si accorge di non essere centrale nella vita del partner. Iniziano litigi e conflitti così come scelta di chiusura del legame che viene subita dal Dipendente Affettivo.

    E’ qui che iniziano i comportamenti ossessivi del controllo del partner, soprattuto perché il Dipendente Affettivo nega la realtà al fine di mantenere il legame.
  6. La fase del ritiro: il Dipendente Affettivo finalmente comprende di essere stato lasciato per qualcuno o qualcosa più importante per il partner. Entra nella fase del ritiro in seguito alla rimozione della «droga» (partner).

    Ma se nelle dipendenze da sostanza la cessazione dell’assunzione porta al recupero, nella Dipendenza Affettiva no: si riattivano le antiche emozioni di vuoto, abbandono, paura, gelosia, rabbia e insieme ad esse, quelle più concrete e relative al momento presente di perdita di una persona, della sicurezza economica, di una casa o altri beni materiali, di un ruolo sociale ecc.

    E’ qui che si crea il SOVRACCARICO EMOTIVO che porta la persona a non vivere bene con pensieri depressivi. Ansia e panico, insonnia, ossessione…
  7. La fase dell’ossessione dove il Dipendente Affettivo sposta il fuoco dell’ossessione dal partner idealizzato a come riportare indietro il partner o su come vendicarsi.
  8. La fase dell’acting-out compulsivo: il Dipendente Affettivo a questo punto agisce compulsivamente comportamenti atti a avere sollievo dal dolore come un Nuovo ciclo emotivo con un altro partner, Recupera la relazione con il partner evitante e ricomincia il ciclo precedente, Comportamenti provocatori per avere l’attenzione dell’ex, Tentativi di seduzione dell’ex, Minacce per ottenere attenzioni…

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://lisasartoripsicologa.com/il-ciclo-della-dipendenza-affettiva-le-9-fasi-emotive/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)