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Bambino Gesù, helpline: le richiesta di aiuto più frequenti sono per i disturbi alimentari

Bambino Gesù, helpline: le richiesta di aiuto più frequenti sono per i disturbi alimentari

Bambino Gesù, disturbi del comportamento alimentare: sulla helpline sono le richieste più frequenti

Assieme a quelle sui conflitti costituiscono la maggioranza delle telefonate ricevute ogni mese da “Lucy”, il servizio di supporto telefonico dell'ospedale

 

ROMA - Oltre 1700 consulenze telefoniche gratuite effettuate nel 2018, circa 140 richieste di aiuto ogni mese. Sono i numeri del servizio “Lucy”, la helpline gestita dal personale dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (il numero da contattare è lo 06.6859.2265). Attiva 24 ore su 24, “Lucy” (Il nome liberamente ispirato al personaggio dei Peanuts Lucy e al suo banchetto di aiuto psichiatrico) fornisce ormai da diversi anni consigli per la gestione delle difficoltà di natura psicologica e psichiatrica a bambini, ragazzi, mamme, papà e a tutti coloro che vengono a contatto con situazioni che richiedono un intervento da parte di uno specialista.  
 
Chiamano quasi sempre solo adulti. Lo scorso anno, sono stati gli adulti a rivolgersi principalmente a “Lucy”, in particolare genitori di minori in difficoltà, ma anche parenti, insegnanti, amici, operatori sanitari e medici (in particolare pediatri e assistenti sociali), sia del Bambino Gesù sia di altre strutture. Una piccola parte delle chiamate ricevute è stata effettuata da minori (adolescenti). Nel 55% dei casi il problema è stato gestito direttamente via telefono, negli altri casi gli utenti hanno chiesto agli esperti informazioni di orientamento fra i percorsi clinici disponibili e consigli psico-educazionali. Nello specifico gli utenti, dopo aver esposto le difficoltà del bambino o dell’adolescente, hanno domandato a quale professionista dovevano rivolgersi (neuropsichiatra o psicologo), l’iter da seguire per la prenotazione di una visita in ospedale (o in altre strutture) e come comportarsi in attesa della visita specialistica.
 
Eteroaggressività, alcol, stupefacenti, dipendenza dai social. Le problematiche per cui “Lucy” è stata contattata più di frequente sono state quelle legate a disturbi del comportamento alimentare. Nel dettaglio le consulenze telefoniche effettuate da genitori di bambini e ragazzi con problemi legati al rifiuto del cibo e di bevande, all’eccessiva perdita di peso e al vomito autoindotto sono state il 25% del totale. Il 15% il di tutte le richieste di consulenza, invece, ha riguardato diversi comportamenti disfunzionali, che potenzialmente potevano indicare la presenza di un disturbo psicopatologico (eteroaggressività intra ed extrafamiliare, abuso di sostanze stupefacenti e alcool, ritiro sociale e scolastico, comportamenti devianti e bizzarri, autolesionismo, comportamenti ripetitivi e ossessivi). I problemi di conflittualità genitoriale e maltrattamento sono state al centro del 13% delle consulenze effettuate.Infine altri problemi per cui gli utenti si sono rivolti più di frequente agli esperti della helpline sono stati: lievi disturbi d’ansia e del sonno (7%), problematiche legate all’uso eccessivo dei social, smartphone e videogiochi (7%), alla scuola (5%), pianto inconsolabile dei bambini ed irrequietezza (3%).

Il ruolo di Lucy. «“Lucy” è una linea telefonica che vuole rispondere alla richiesta di aiuto di bambini, adolescenti o dei loro genitori che si trovano a vivere momenti di difficoltà psicologica» sottolinea Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambino Gesù.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.repubblica.it/solidarieta/cibo-e-ambiente/2019/02/19/news/bambino_gesu_disturbi_del_comportamento_alimentare_sulla_helpline_sono_le_richieste_piu_frequenti-219525615/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)