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Disturbi del comportamento alimentare e binge eating: considerazioni

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Disturbi del comportamento alimentare

I "disturbi del comportamento alimentare" o DCA sono l'anoressia, la bulimia, il disturbo da alimentazione incontrollata o Binge Eating, i

disturbi alimentari non altrimenti specificati.
Non ci sono statistiche certe riguardo al numero di persone con disturbi alimentari perché molti si vergognano e non vogliono parlarne, a

volte non sono neppure consapevoli del loro problema; i medici spesso curano i sintomi causati dal disturbo senza capire che il paziente

soffre di una patologia alimentare; probabilmente soltanto circa un dieci per cento ottengono una diagnosi e un trattamento adeguati, in

media passano circa otto anni prima dell'inizio di un riconoscimento del disturbo e di un trattamento medico; esistono i tipici casi

dell'anoressia o del mangiare compulsivo ma anche molti casi intermedi, il peso eccessivo può essere causato ad esempio da un disturbo

alimentare ma anche da altri fattori.
E'stato rilevato che di tutte le persone che soffrono di disturbi alimentari, fra il 90 e il 95 % sono le donne. Inoltre per le ragazze è una

delle prime cause di morte.
La motivazione di ciò si intuisce subito: la nostra società attribuisce grande importanza all'aspetto fisico, addirittura ne fa uno strumento

per eccellere, impone tramite i mass-media, soprattutto alla donna, modelli di bellezza irreali e malsani.
Difficilissimo è trovare una donna, anche giovane, che sia contenta del proprio aspetto fisico e le statistiche anche qui parlano chiaro: 80%

di esse dice di essere scontenta del proprio aspetto fisico, inoltre il 67% di quelle fra i 25 e 45 anni sono in perenne lotta con la

bilancia e il sovrappeso.
Spesso i disturbi alimentari iniziano con una dieta improvvisata ma il rapporto con il cibo è solo la manifestazione di problemi psicologici

legati allo sforzo di risolvere o camuffare problemi di vita difficili da risolvere da soli. Il pensiero anoressico è già presente in

"embrione" in questi soggetti predisposti e si manifesta con una percezione distorta della propria immagine corporea e la considerazione del

proprio corpo lontano dall'immagine del corpo ideale.
Alla base poi ci sono certamente esperienze infantili, modelli di comportamento e un rapporto madre -figlio incongrui.
Per quanto riguarda la bulimia, essa si manifesta con ricorrenti "abbuffate" senza controllo, seguite spesso da comportamenti di

"compensazione", quali il vomito indotto.
Un numero sempre maggiore di studi evidenzia che nel passato della massima parte delle pazienti bulimiche, è presente una storia di abusi

fisici, psicologici o sessuali, a volte associati ad altre forme di dipendenza come l'alcolismo e l'abuso di farmaci.
Inoltre l'associazione per lo studio e la ricerca su anoressia, bulimia e disordini alimentari (ABA) ha evidenziato che il 32% delle pazienti

con DCA ha subito una perdita affettiva traumatica, quindi una improvvisa mancanza d'amore potrebbe modificare , in soggetti predisposti, il

rapporto con il cibo e determinare patologia.
E' certo che negli ultimi anni la problematica ha assunto una dimensione sociale interessando uomini e donne di tutte le età, non più le sole

adolescenti come un tempo.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)