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#Teen4food: un progetto contro i disturbi alimentari nell'adolescenza

#Teen4food: un progetto contro i disturbi alimentari nell'adolescenza

Teen4food: contro l'alimentazione incontrollata

 
Abbuffarsi, anche se non si ha fame. Mangiare sempre, nervosamente, sentendo disgusto di sé: è la sindrome da alimentazione incontrollata (binge-eating disorder o BED). Colpisce sempre di più, soprattutto le ragazze. Contro di essa la LILT ha messo in campo la prevenzione sociale di #Teen4food, un progetto per spiegare agli adolescenti quanto sia importante mangiare bene.
 

Si parla sempre più di BED, una sindrome che non va confusa con la bulimia nervosa. Il bulimico ingurgita cibo e poi cerca di non metabolizzarlo, espellendolo; spesso il suo peso è normale. Il malato di BED non ha questi comportamenti compensatori. Mangia tanto e frequentemente; si abbuffa clamorosamente almeno 1 volta la settimana. Il suo destino probabile è il sovrappeso e l'obesità.

Esistono campanelli d'allarme: i genitori dei ragazzi afflitti da BED possono accorgersi dell'alterato comportamento dei figli nei confronti del cibo se trovano insolite sparizioni dalla dispensa o confezioni alimentari abbandonate nella spazzatura. In generale, si può dire che il rapporto della ragazza - la sindrome colpisce infatti sopratutto donne - è problematico, ostile. La giovane perde spessissimo il controllo davanti al cibo: mangia tanto, mangia rapidamente. E alla fine di sente spiacevolmente piena, depressa e in colpa per aver esagerato.

Le complicanze mediche non tardano a venire: il sovrappeso e l'obesità, oltre all'aumentato rischio di cancro, portano con sé anche il corollario di patologie dismetaboliche (iperinsulinismo, diabete mellito tipo 2, alterazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, ipertensione arteriosa), alterazioni ormonali, problematiche osteoarticolari (artrosi, fratture, etc) e respiratorie (insufficienza respiratoria, sindrome delle apnee notturne, etc).

Il progetto LILT #Teen4food vuole opporsi a tutto ciò. Vuole indicare con chiarezza agli adolescenti, nelle scuole, gli scogli pericolosi che rischiano di fare affondare la loro salute. Perché, anche in questa fascia di età, dotata di una tipica miopia temporale si diffonda la consapevolezza che la salute non è per sempre: siamo noi, con il nostro comportamento, che possiamo orientare il nostro destino.

Teen4food: contro l'anoressia nervosa

 
Dopo il binge-eating disorder (BED), trattiamo un altro disordine alimentare di cui si parla tanto, spesso però senza conoscerlo: l'anoressia nervosa. E' uno degli obiettivi contro i quali la LILT ha messo in campo un progetto di prevenzione dedicato agli adolescenti e incentrato sulla corretta alimentazione: #Teen4food.
 

Negli ultimi 20 anni l'anoressia nervosa è considerata una vera e propria emergenza di salute mentale per gli adolescenti. Si diventa anoressici, infatti, tra i 15 e i 18 anni, anche se i primi segnali possono arrivare anche sin dagli 8 anni: il ragazzo o la ragazza tende a focalizzare la propria attenzione sul corpo e sull'apparenza, non coglie più in maniera realistica l'immagine di sé e sfoga questa ansia ipercontrollando il cibo che mangia (o al contrario, disinteressandosene). C’è dunque da parte del ragazzo o del giovane adulto una ossessiva sopravvalutazione dell’importanza della propria forma fisica, del proprio peso e corpo. E quindi, spesso, una necessità di stabilire un controllo su di esso.

I segnali che possono essere colti dai familiari sono molteplici (alimentazione selettiva, porzioni ridotte, tendenza a pesarsi e a fare attività fisica, generale negatività nei confronti del cibo e dei momenti conviviali in cui si assume cibo, etc) e tutti sono sintomo di una fondamentale insicurezza, di paure, di bisogni affettivi. Il peso diventa quindi la spia con cui i ragazzi anoressici valutano la stima di sé e quindi, per riappropriarsi di un presunto equilibrio, cercano rapidamente di dimagrire.

Questa condizione ha effetti pesanti sul fisico: ulcere intestinali e danni permanenti ai tessuti dell’apparato digerente, disidratazione, danni al cavo orale, emorragie interne, ipotermia e ghiandole ingrossate. Alle donne si fermano i periodi mestruali, si sviluppa una situazione di osteoporosi, prodromo di fratture. Diminuisce la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria e la temperatura corporea. Danni cardiaci e renali possono essere causa di morte.

Il nostro progetto #Teen4food vuole opporsi a tutto ciò. Vuole indicare agli adolescenti la via per prendersi cura della propria salute. Perché, anche in questa fascia di età, dotata di una tipica miopia temporale, si diffonda la consapevolezza che la salute non è per sempre: siamo noi, con il nostro comportamento, che possiamo orientare il nostro destino.

Tutti possono contribuire a sostenere il progetto #Teen4Food: link