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Drug Enforcement Administration: analisi dei decessi legati al consumo associato di eroina e fentanyl

Drug Enforcement Administration: analisi dei decessi legati al consumo associato di eroina e fentanyl

700 DECESSI NEGLI USA FRA 2013 E 2014 PER USO DI FENTANYL ED EROINA

Negli USA si registra un nuovo allarme sanitario legato all’uso di droghe, a causa della comparsa di un nuovo composto, che si ottiene mescolando l’eroina con il Fentanyl, un potentissimo analgesico, il cui effetto si stima sia 40 volte più forte di quello dell’eroina. Secondo i dati diffusi dalla Drug Enforcement Administration (Dea), l’agenzia federale antidroga statunitense, tra il 2013 e il 2014 negli Stati Uniti il Fentanyl ha ucciso più di 700 persone, la maggior parte delle quali  a Chicago.

A cosa si lega questo fenomeno emergente? E’ stato più volte sottolineato, negli ultimi anni, come negli USA vi sia stato un significativo aumento di morti per overdose legate all’eroina o ai farmaci a basi di oppiacei.

Mentre le overdose attribuite all’eroina possono essere spiegate con il calo del prezzo di vendita in strada dell’eroina, sulle morti dovute a sovradosaggi dei farmaci a base di oppiacei influisce la grande disponibilità di questa classe di farmaci, che nel recente passato ha avuto un boom di prescrizioni nella medicina di base. La comparsa del nuovo mix di eroina e Fentanyl può quindi collegarsi al fenomeno più generale del ritorno dell’eroina, oltre che alle strategie di mercato delle organizzazioni criminali che gestiscono il narcotraffico: “Negli ospedali solitamente il Fentanyl è utilizzato sotto forma di cerotti per ridurre il dolore, ma per creare una dose gli spacciatori lo acquistano in pillole, che poi rompono per ricavarne la polvere e mischiarla con l’eroina.

L’effetto è più forte, anche se gli spacciatori spesso vendono questo mix spacciandolo per eroina pura, cosa che rende chi lo assume più vulnerabile alle overdosi, dato che il Fentanyl è estremamente più potente e incontrollabile dell’eroina”, racconta Eleanor E. Artigiani, una dipendente dell’Ndews”.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cesda.net/?p=11755

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)