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Eroina per giovani: prezzi bassi e senza la paura dell'ago

Eroina per giovani: prezzi bassi e senza la paura dell'ago

Torna l’allarme eroina per i più giovani con prezzi bassi e senza la paura dell’ago

Gli spacciatori offrono microdosi e così aumentano i consumi. Coinvolti anche undicenni. La polvere viene sniffata e i nuovi tossicodipendenti non conoscono i drammi del passato

 
 
Torna l’allarme eroina per i più giovani con prezzi bassi e senza la paura dell’ago

Non hanno mai visto il morto di overdose accasciato in un angolo con l’ago nel braccio, non hanno mai conosciuto la paura delle malattie portate dallo scambio di siringhe. Hanno 18 anni, spesso 14 o anche solo 11, si vedono offrire una bustina al prezzo di una birra e cercano le monete in tasca. È così che torna a spalancarsi il baratro buio dell’eroina, che dopo avere inghiottito intere generazioni sembrava essersi richiuso. «L’attenzione si era spostata su cocaina o ecstasy, ma l’eroina era sopravvissuta, e ora vediamo un approccio precoce alla sostanza, modalità diverse di consumo, un aumento del 28% dei sequestri in un anno e ragazzi molto giovani all’Unità di strada alla stazione», riassume Elvira Beato, responsabile dell’Osservatorio programmazione dell’Ats, di cui fa parte l’Osservatorio per le dipendenze.

Secondo le stime sono 220 i ragazzi bergamaschi fra i 15 e i 19 anni che usano spesso l’eroina. L’età della prima assunzione si è abbassata ai 13-14 anni, con l’ingresso nelle scuole superiori, ma sono stati rilevati casi di 11 anni. Lo studio Espad tra gli studenti dice che l’1% di loro l’ha usata nell’ultimo anno, tra lo 0,9% dei 15enni e l’1,2% dei 19enni, e lo 0,5% più di 10 volte negli ultimi 30 giorni. Tra chi ne fa uso, il 43,4% lo fa più di 20 volte l’anno, il 36,5% da 6 a 19 volte e il 20,1% a 1 a 5 volte. L’ultimo rilievo dell’Istituto Negri al depuratore di Mozzanica ha evidenziato solo nella Bassa «un aumento graduale ma costante di eroina»: +96% rispetto al 2011. Partono da lontano le ragioni del ritorno dell’eroina. Iniziando dallo smisurato aumento della produzione di oppio in Afghanistan con il crollo del 70% dei prezzi in 18 anni.

 

Questo permette a chi vende di offrire ai ragazzi dosi d’assaggio gratuite o a prezzi bassissimi: 5 euro una microdose, 20-30 una dose da 0,20 grammi. Nelle bustine ci sono eroina bianca con 4 gradi di raffinazione, pura e solubile in acqua o la brown sugar con 3 gradi di raffinazione. Ultimamente la gialla, raffinata e con un principio attivo che può arrivare al 50% e magari tagliata con altri oppioidi o allucinogeni. Un problema collaterale è infatti quello del policonsumo, in cui si utilizzano più droghe insieme. Ma è stata fondamentale anche la scomparsa dell’ago, spiega Beato: «Almeno all’inizio si ricorre all’inalazione, che ha minor rischio di overdose e la possibilità di modulare l’assunzione. Non c’è la paura del buco e viene in qualche modo ripulita l’immagine killer di questa sostanza. Spesso i giovani consumatori di eroina non hanno mai conosciuto le morti per overdose o per Aids, e la poca attenzione data in questi ultimi anni alla pericolosità dell’eroina ha favorito il calo dell’allerta. Poi quando il livello di assuefazione aumenta servono maggiori dosi e si torna alla siringa».

Chi si occupa delle cure non ha ancora rilevato un aumento di pazienti ma solo perché l’eroina ha un tempo di latenza di 7-8 anni tra l’inizio del consumo e la richiesta di aiuto. Ma 71 ragazzi sotto i 26 anni, di cui 22 sotto i 20, si sono presentati all’Unità mobile in stazione. Tra i pazienti dell’Ats, su 1.519 soggetti in trattamento per consumo di oppiacei il 4% è costituito da ragazzi sotto i 24 anni.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_07/torna-l-allarme-eroina-piu-giovani-prezzi-bassi-senza-paura-dell-ago-edd5d310-1251-11e9-8e32-62f2e5130e0b.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)