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I giovani e il ritorno dell'eroina: riflessioni del sociologo

I giovani e il ritorno dell'eroina: riflessioni del sociologo

Giovanissimi a rischio eroina? Il sociologo Scanagatta: "Gli adulti non sanno più dire no ai loro figli"

Giovanissimi a rischio eroina? Il sociologo Scanagatta: "Gli adulti non sanno più dire no ai loro figli"

"Adulti in testa - spiega il professore - bisogna che ci interroghiamo. I giovani hanno fortemente bisogno di sentirsi negare qualcosa. C’è un gioco di impotenze reciproche"

Giovanissimi a rischio eroina? Il sociologo Scanagatta: "Gli adulti non sanno più dire no ai loro figli"

Nella nostra indagine sulla diffusione dell’eroina, abbiamo decido di coinvolgere il sociologo Silvio Scanagatta. Ordinario di Sociologia all’Università, è stato presidente del corso di laurea per educatori e ha messo in piedi quello per servizio sociale. Autore di libri, una vita di ricerche e studi, tutti sul sociale. Il professore è stato anche assessore nella giunta Destro, si dimise prima di terminare il mandato dopo tre anni, ed è stato candidato in lista con la Moretti nel 2015 alle regionali. Di tossicodipendenze si è sempre occupato. Nonostante la pessima reputazione l'eroina è ancora nelle strade, mette ancora in pericolo tanti soggetti deboli, spesso giovanissimi. Perché?

Degli utili "no"                                                                                                       

Come si spiega, professore, data la sua esperienza, che nel 2018 siamo ancora qui a parlare di emergenza eroina? “Il fenomeno - spiega Sanagatta - è certamente legato anche all’ambito educativo. Perché l’eroina non è mai sparita dalle strade, si è solo abbassata l’età dei consumatori. E’ magari cambiata la modalità di utilizzo, questo sì, ma c'è sempre stata”. Come mai nonostante la pessima reputazione che ha l’eroina, continua ad attirare fette di società, e soprattutto perché l’età dei consumatori si è abbassata così sensibilmente? “Perché questa è una generazione che non riceve quasi mai dei no, quindi non si deve conquistare ciò che ottiene. L’adolescente invece ha bisogno di scontrarsi con qualcosa, per crescere. Pensiamo ai ragazzi del selfie di cui hanno parlato qualche settimana fa i media. Si sono arrampicati così in alto, su quel palazzo abbandonato, non per sfida ma per affermare un senso di onnipotenza. E’ lo stesso atteggiamento che ha chi, giovanissimo, si approccia all’eroina. Più che senso di sfida è la convinzione di potere dominare ciò che non si può”.

Patologie

Perché, in particolare, questa generazione. Parliamo di ragazzini di dodici, tredici anni: “C’è questo bisogno di cose impossibili da dominare. Non è solo l’estremo ricercare la proibizione assoluta. Visto da questo punto di vista, questa situazione è patologica. Situazioni su cui bisognerebbe subito intervenire. Riguarda per fortuna una piccola parte di adolescenti, non per questo trascurabile. A quell’età pensano che dominando queste situazioni sono onnipotenti, ricerca che magari avveniva anche in passato, ma non coinvolgeva fasce di età così basse. Ma già il fatto che il passo successivo al provare sia quello di andare in cerca di altre sostanze, dovrebbe far capire che nessuno è onnipotente”.

La responsabilità degli adulti

C’è ovviamente una grande responsabilità degli adulti in tutto questo. Se da un lato non sanno dotare i figli di strumenti adeguati per non cadere in queste sensazioni, c’è anche da dire che ci cade è perduto per sempre: “Adulti in testa, bisogna che ci interroghiamo. Questa, come abbiamo detto, è una generazione che ha paura di dire di no ai propri figli, che invece hanno fortemente bisogno di sentirsi negare qualcosa. Anche solo di sentirselo dire. C’è un gioco di impotenze reciproche. Che è molto pericoloso”.

Un mercato senza regole

Sentiamo ogni giorno di sequestri e di arresti legati allo spaccio, eppure è facilissimo trovare eroina per la strada. La presenza poi di tanta disponibilità di persone che hanno bisogno di ritagliarsi un reddito, seppure illegalmente, non fa che peggiorare la situazione: “Un fenomeno ad altissimo rischio per la società. L’eroina ha una caratteristica particolare, ogni volta che passa di mano raddoppia il suo valore. Se ogni passaggio raddoppia il valore della sostanza vuol dire che è un mercato con regole fuori dal mercato, permettetemi il gioco di parole. Non si può pensare solo di reprimerlo, perché non ci si riesce tanta è la disponibilità di manovalanza”.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.padovaoggi.it/cronaca/scanagatta-diffusione-giovanissimi-eroina-padova-15-aprile-2018.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)