338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Per cocaina ed eroina primo approccio anche a 10 anni

cufrad news alcologia alcol alcolismo Per cocaina ed eroina primo approccio anche a 10 anni

Per cocaina ed eroina primo approccio anche a 10 anni
 
Un’emergenza sociale che non accenna a ridurre i propri effetti, anzi colpisce sempre di più le nuove generazioni ed estende la pericolosità con le nuove sostanze e le nuove abitudini che stanno invadendo il mercato. Dicono questo i numeri sulla tossicodipendenza in Campania, tema al centro del convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi in occasione della Giornata internazionale contro il consumo e il traffico di droghe. La Campania è infatti tra le prime regioni in Italia per consumo di oppiacei, la prima al sud, con una prevalenza superiore a 6/1000 residenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni, come emerge dalla Relazione annuale 2012 del dipartimento Politiche antidroga del Consiglio dei ministri. Napoli sale invece al secondo posto tra le città capoluogo per il consumo di cocaina dopo Roma. Il dato più preoccupante arriva dall’abbassamento dell’età del primo ‘approccio’ con le sostanze stupefacenti. “Per quanto riguarda cocaina ed eroina, la media è di 13 anni – spiega il responsabile dell’unità operativa ‘Percorsi psicologici’ dell’Asl Na2/Nord, Pietro Scurti – con picchi di 10 anni e il trend è drammaticamente in ribasso”. Con 22 mila persone che si rivolgono ai Servizi per le tossicodipendenze (Ser.T.) delle Asl campane (per 18 mila si tratta almeno del secondo accesso), la Campania è al quarto posto in Italia, ma “orientativamente si tratta del 30% degli utenti che avrebbero bisogno di aiuto – sottolinea il dirigente del settore Fasce deboli della Regione Campania, Rosanna Romano – mentre l’altro 70% resta ‘sommerso’”. Una percentuale che tende a crescere in virtù del boom delle cosiddette sostanze ricreazionali, che non vengono ancora considerate droghe a tutti gli effetti. “C’è poi la pratica del ‘poliabuso’ – fa notare Scurti – ovvero l’associazione di più stupefacenti, come lo ‘speedball’, cioè il mix di cocaina ed eroina, o il cocktail ‘sessuale’ di ecstasy e Viagra”. Chi controlla i mercati dello spaccio non tralascia neanche l’aspetto estetico. “Si usa per esempio triturare le lampade a risparmio energetico nei frullatori e mescolare i frammenti alle droghe per renderle più lucenti e appetibili alla vista”, racconta Scurti. L’ultima frontiera dello ‘sballo’ arriva invece dalla musica con l’I-Doser, suoni digitali in formato mp3 che causano effetti psichedelici soprattutto negli adolescenti. Il dramma delle droghe si ripercuote anche sulla situazione economica del Paese. “La Campania spende ogni anno 17 milioni di euro solo per l’assistenza nelle comunità terapeutiche – evidenzia Romano – 7 per le strutture della regione, 10 per il resto d’Italia. A questi vanno aggiunti i costi per il personale che opera nelle Asl, per i farmaci, i servizi, la logistica e i laboratori. Siamo la terza regione in Italia per la spesa assoluta in riabilitazione da dipendenze”. Per il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Raffaele Felaco, “è un dramma che coinvolge le persone, ma anche l’intera comunità, perché il consumo di droghe alimenta la criminalità organizzata e distrugge le famiglie e il sistema delle relazioni. Stiamo diventando come gli indiani d’America – prosegue – che furono distrutti non per l'espropriazione delle terre ma dall'alcol, perché non avevano gli anticorpi per metabolizzarlo. Quando questo fu compreso, si cominciò a somministrare alcol alle giovani generazioni, che furono fiaccate da questa dipendenza e non ebbero più la forza di difendere il loro territorio”.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)