Negli USA con la crisi economica, l’uso di droghe sintetiche ha rinnovato il suo macabro successo. (Da la Reppubblica.it), il tragico fenomeno dell’eroina che sembrava debellato, si è ripresentato con vesti multiformi dal 2010-2012 e ora sembra inarrestabile. I consumatori sono i “nuovi poveri”, gli oppiacei, prodotti in laboratori clandestini con procedimenti industriali e materie prime a basso costo, sono accessibili a tutte le tasche.

La morte “tossica” negli Stati Uniti dilaga con una escalation spietata: 400 morti al mese nel 2012, 600 nel 2013, 800 nel 2014, 1200 nel 2015. Complessivamente nel 2016 il numero di morti è impressionante fino a 33mila, le previsioni per il 2017 sono catastrofiche: 50mila, le città più colpite Chicago e Baltimore, le aree più a rischio il New England e il Midwest.

L’impatto sociale è elevato, tutte le organizzazioni in prima linea contro il fenomeno droga, il DEA (agenzia di polizia per il contrasto al narcotraffico), ospedali, medici, politici hanno lanciato l’allarme, tanto che il Presidente Trump ha dichiarato ai media: «Quella degli oppiacei è una vera e propria emergenza nazionale e va trattata come tale… la peggior crisi sanitaria nella storia degli Usa…possiamo essere la generazione che metterà fine a questa crisi».

Il Killer numero uno si chiama Fentanyl, più forte e letale dell’eroina, che oggi si trova in commercio clandestino anche su internet a prezzi stracciati. Colpevoli dell’incremento del numero di morti da overdose sono anche i medicinali, analgesici oppioidi, sedativi, che ora circolano nei mercati paralleli.

Il Fentanyl, diffusissimo tra i giovani, tra tutti appare il più pericoloso, analgesico sintetico, è circa cento volte più potente della morfina, il rischio di morire per overdose è altissimo, in soli tre anni i morti da Fentanyl sono passati da cento a mille al mese.

Il nostro Paese è in controtendenza rispetto all’aumento dei morti per overdose. In Europa il numero è aumentato per il terzo anno di fila con 8.441 decessi, nel 2015, segnando un +6%, rispetto ai 7.950 dell’anno precedente, mentre in Italia il numero è calato, con 7,8 morti per milione di abitanti, contro una media europea di 20,3. L’eroina e altri oppioidi tra i principali responsabili.

L’Estonia ha il primato negativo, ben 190,8 morti per milione d’abitante, più del doppio del secondo Paese, Norvegia, 75,9 morti, che a sua volta rappresenta più del doppio dei morti per droga verificatisi in Lituania, che pure rimane tra i Paesi con i dati più preoccupanti.

 



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.infermieristicamente.it/articolo/8328/usa-strage-di-morti-da-oppio-allerta-in-italia/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)