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Hiv, l’Australia ci è riuscita: con la profilassi pre-esposizione nuovi casi praticamente azzerati

Hiv, l’Australia ci è riuscita: con la profilassi pre-esposizione nuovi casi praticamente azzerati

Hiv, l’Australia ci è riuscita: con la profilassi pre-esposizione i nuovi casi di infezione si sono (praticamente) azzerati

 
La PrEP funziona. Uno studio australiano con i dati della vita reale dimostra che quando i farmaci preventivi anti-Hiv sono facilmente accessibili e costano poco, le persone a rischio di contagio li assumono regolarmente. Ed è così che si arriva a un caso di infezione su mille persone all’anno

Cosa succede quando i farmaci anti-Hiv che riducono il rischio di contagio costano poco e sono facilmente accessibili? Succede che i casi di infezione diminuiscono del 92 per cento. Se la profilassi pre-esposizione (PrEP) diventa routine tra le persone a elevato rischio di infezione, la circolazione del virus resta a lungo sotto controllo, arrivando quasi a interrompersi del tutto. Lo dimostrano i dati del mondo reale presentati su The Lancet HIV: in tre anni di PrEP ci sono stati 1,61 casi di infezione per mille persone all’anno, 10 volte meno di quanto sarebbe accaduto senza PrEP. 

L’indagine è stata condotta nel Nuovo Galles del Sud in Australia dove i farmaci preventivi contro l’Hiv sono stati assunti regolarmente dai gruppi di persone più esposte al contagio.

Tra marzo 2016 e aprile 2018, i ricercatori hanno reclutato 9.500 persone, tutte maggiori di 18 anni con un’età media di 34, negative all’Hiv e considerate a elevato rischio di infezione. Ai partecipanti è stata prescritta una pasticca al giorno del farmaco autorizzato per la PrEP, composto da tenofovir disoproxil fumarato (300 mg) e emtricitabina (200 mg), nome commerciale Truvada. Periodicamente i volontari, per lo più uomini omosessuali, si sottoponevano al test per l’Hiv. Il tasso di aderenza alla terapia è stato estremamente elevato: quasi tutti i partecipanti hanno rispettato le indicazioni sulla profilassi. 

Ai ricercatori non è rimasto altro che aspettare e osservare gli effetti della PrEP sulle nuove infezioni. 

Ebbene, alla fine dello studio sono stati contati 30 casi di nuove infezioni, che equivalgono a 1,61 casi per mille persone all’anno, un numero 10 volte inferiore a quello segnalato negli studi condotti quando i farmaci preventivi non erano così diffusi. 

L’indagine australiana dimostra in sostanza che l’assunzione quotidiana del farmaco anti-Hiv ha un’efficacia preventiva a lungo termine molto vicina al cento per cento. 

I dati dello studio sono in linea con quelli della sorveglianza epidemiologica del Paese che registrano un calo del 40 per cento delle infezioni da Hiv tra il 2015 e il 2019 grazie all’introduzione su larga scala della PrEP ad un costo grosso modo di 30 euro al mese.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.healthdesk.it/scenari/hiv-australia-ci-riuscita-profilassi-pre-esposizione-nuovi-casi-infezione-sono-praticamente

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)