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Internet Addiction Disorder: osservazioni

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La Dipendenza da Internet - IAD - (Internet Addiction Disorder)

Oggigiorno la comunicazione è supportata sempre più da mezzi moderni, tecnologici, efficaci e veloci. Essi consentono oltretutto il superamento di barriere spaziali e temporali, fornendo opportunità sempre maggiori di interscambio di informazioni e conoscenze.
Sicuramente quello che possiede in misura più grande tali caratteristiche è Internet, ma va messo in evidenza il fatto che, come altri strumenti di comunicazione, anche la rete non è immune dal poter esser purtroppo usata in modo pericoloso e/o patologico.
Una di queste modalità patologiche è rappresentata dal suo abuso. Infatti negli ultimi anni si è potuta osservare nel campo della scienze mentali, la nascita di una moderna forma di dipendenza, definita "Internet-dipendenza"; in inglese "Internet Addiction Disorder" (IAD).
Da molteplici recenti studi sono state descritte tre categorie di fattori che contribuiscono all'insorgere della dipendenza da Internet, anche singolarmente. Essi sono: le psicopatologie predisponenti, i comportamenti "a rischio" e le potenzialità psicopatologiche della rete.
Rispetto alle psicopatologie va detto che la dipendenza dalla Rete rappresenta spesso un ulteriore fattore aggravante ed in particolare un ulteriore sintomo che va ad aggiungersi agli altri.
Inizialmente Internet permette di compensare e tamponare alcune difficoltà della persona afflitta da una psicopatologia: un esempio è la possibilità di instaurare relazioni velocemente e senza difficoltà emotive; ma dopo del tempo si può incorrere in sintomi e disagi psicologici e sociali simili a quelli legati all'abuso di sostanze o al gioco d'azzardo. Dunque nei casi di una psicopatologia l'uso di Internet è, o comunque può essere, collegato ad essa.
La Rete, così ricca di opportunità di informarsi e di conoscere, riesce a legarsi, certe volte patologicamente, anche alle persone che non hanno mai avuto alcun disturbo psicologico, le quali possono divenire vittime dei propri stessi bisogni, attraverso dei comportamenti di uso eccessivo che infatti portano ad una progressiva disgregazione delle esperienze e delle dinamiche della vita reale, spingendo l'individuo verso una sempre maggiore alienazione sociale ed affettiva.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)