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GAP: analisi del problema in Italia

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Giochi, aumentano i casi di dipendenza

La ricerca della fortuna o il miraggio di aumentare i propri soldi spingono 17 milioni di italiani, oltre il 40% della popolazione, a

giocare. La passione per il gioco non ha età, è presente tra giovani e adulti ma i primi sono più a rischio di incorrere in comportamenti

patologici, tanto che mezzo milione ha problemi di dipendenza. In generale, i giocatori compulsivi sono inclini a consumare alcol, fumare e

assumere farmaci, in particolare tranquillanti.
E' il ritratto del giocatore-tipo italiano, soprattutto maschio e spesso poco istruito, (in possesso di una licenza media), delineato da un

studio del Cnr pubblicato a gennaio.
Parallelamente continua a crescere il mercato dei giochi pubblici in Italia, che nel 2011 hanno avuto una raccolta lorda di 79,9 miliardi di

euro (con un aumento di circa il 30% sul 2010), con vincite pagate pari a 61,5 miliardi e una conseguente raccolta netta pari a 18,4

miliardi.
Un bilancio che risulta particolarmente in crescita se confrontato con gli anni precedenti: si e' passati dai 35,3 miliardi di raccolta lorda

del 2006 ai 61,4 mld del 2010 ai 79,9 dello scorso anno. In pratica in sei anni la spesa degli italiani per i giochi è più che raddoppiata,

ma sono aumentate anche le vincite.
I dati del Cnr confermano che il 42% della popolazione campionata tra i 15 e i 24 anni ha giocato denaro almeno una volta negli ultimi 12

mesi. Il 36% dei 15-24enni, cioè 2,2 milioni di persone, ha dichiarato di aver giocato almeno una volta nell'ultimo anno (tra gli adulti la

quota e' del 45%). Di questi, il 27% e' composto da giocatori sociali, cioè non dipendenti (sono il 37% tra gli adulti) e il 9% da

problematici, pari a 500 mila persone. Tra gli adulti la quota di problematici e' piu' bassa e si attesta all'8%.
Inoltre, il piacere del gioco va consumato in solitaria. La maggior parte degli adulti predilige il lotto o il superenalotto (67,5%). Tra i

giovani vanno per la maggiore i gratta e vinci (63%), per i quali, i più accaniti spendono anche oltre 50 euro al mese. Seguono le scommesse

sportive (35% circa). Ancora poco diffusi i giochi online, praticati in circa il 10% dei casi.
Ci sono poi alcuni comportamenti a rischio che si associano al gioco d'azzardo come il fumo, il consumo di alcolici, di farmaci (in

particolare tranquillanti) e di sostanze illegali. I giocatori d'azzardo patologici, poi, hanno un rischio molto più elevato di commettere

reati o avere comportamenti aggressivi. Uno scenario dal quale le donne sembrano essere al riparo, perché la probabilità di avere

un'attitudine problematica rispetto al gioco e' tre volte maggiore nei maschi rispetto alle femmine.
Anche il territorio ha la sua caratterizzazione: secondo i dati il Sud è più abitato da giocatori d'azzardo. Al primo posto si colloca il

Molise, dove gioca il 57,5% degli abitanti, seguito dalla Campania (51,5%) e dalla Sicilia (50,7%).
I dati del comparto giochi, resi noti dai Monopoli di Stato (Aams), hanno anche evidenziato a quanto ammontano le entrate erariali ed

extraerariali: nel 2011 sono state di circa 9 miliardi (8,7 miliardi più 150 milioni di entrate extraerariali) "con un'incidenza percentuale

del 47% sulla raccolta netta evidenziando una raggiunta stabilità del gettito negli ultimi tre anni".
Le casse dello Stato, infatti, hanno incassato 8,7 miliardi nel 2010 e 8,8 miliardi nel 2009, con un crescita che si è registrata sempre a

partire dal 2006, quando le entrate per l'erario erano stati di 6,7 miliardi.
Gli "apparecchi", ossia le news slot e le videolottery da sole hanno raccolto piu' del 50% del settore con 44 miliardi lordi, e 35,7 mld di

vincite. Al secondo posto le "lotterie" dove però la parte preponderante non e' rappresentata dalla storica Lotteria Italia, che anzi e' in

ribasso, ma dalle lotterie istantanee come i "Gratta e vinci" che hanno raccolto 10,2 miliardi con 7,4 miliardi di vincite. Il tradizionale

gioco del Lotto rimane nel cuore degli italiani raggiungendo il terzo posto della raccolta lorda con 6,8 miliardi e 4 miliardi di vincite.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)