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Ludopatia: ossia la dipendenza da gioco d'azzardo, colpisce il tre per cento della popolazione adulta

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Ludopatia, ossia la dipendenza da gioco d'azzardo, colpisce il tre per cento della popolazione adulta. Nuovo software che svela quando il gioco si trasforma in una pericolosa dipendenza

Il nonno morto che, nel sonno, svelava i numeri vincenti del lotto. Un'ossessione che portava qualcuno a dormire con foglio e penna sul comodino per segnare le cifre fortunate al risveglio. Poi è arrivato il sogno del "tredici" al totocalcio e, in seguito, la speranza di una svolta è stata affidata al passaggio di una monetina su una patina argentata. Adesso, c'è l'esercito delle macchinette: lo vedi al bar quando prendi il cornetto la mattina e lo rincontri all'aperitivo della sera.

Ricordiamo che, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, nel nostro Paese la ludopatia, ossia la dipendenza da gioco d'azzardo, colpisce il tre per cento della popolazione adulta.Ma quando la speranza di una vincita diventa una malattia? Adesso è nato un software per identificare i comportamenti patologici.

Un programma per snidare la malattia
Con un algoritmo è possibile analizzare in tempo reale i comportamenti di un giocatore d'azzardo identificando i campanelli d'allarme della dipendenza e avvertendo subito la persona interessata. Il software si chiama GrSystem, è stato realizzato da Matteo Temporin dell'Università Cattolica di Brescia ed è stato presentato a Roma al convegno sul tema della Fondazione Unigioco.

Temporin spiega: "Il software funziona sia online che con le postazioni fisse. Lo proponiamo a tutte le concessionarie, anche perché è dimostrato scientificamente che i messaggi mandati durante il gioco sono quelli più efficaci nella prevenzione delle ludopatie".
Il convegno ha affrontato diversi temi legati al gioco, come i dati che segnalano una raccolta in aumento nonostante la - o forse proprio a causa della - recessione economica.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)