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Ludopatia, in provincia quaranta persone in cura

I “drogati” di slot sono un fenomeno in crescita. 

 Il direttore del Serd: «In un anno raddoppiati i soggetti che si rivolgono a noi». In provincia sono 433 i locali che ospitano le slot

Cinque euro, poi dieci. Venti. Per arrivare a indebitarsi, quando il conto corrente si svuota. Sono sempre di più gli affetti da ludopatia, persone che hanno una dipendenza da gioco d’azzardo patologica. E sono in crescita anche le attività (bar, ristoranti, sale dedicate, tabaccherie, persino hotel) in cui si possono trovare le “macchinette”.

In provincia sono 433. La maggior parte delle slot machine sono installate nei bar, si trovano soprattutto a Belluno (71), Feltre (51), Ponte nelle Alpi (23) e Sedico (22). Ma non mancano nei Comuni più piccoli: ce ne sono in otto attività a Calalzo, in sei locali a Cencenighe, in otto a Comelico Superiore, in nove a Fonzaso e Santo stefano, in otto a Lamon, 10 a Quero-Vas, 15 a Mel, 12 a Lentiai. A Cortina, invece, sono solo sette i locali dove si può “giocare” d’azzardo.

Prevenzione necessaria.

I servizi del Serd. Il servizio dipendenze dell’Usl 1 ha attivato dal primo gennaio 2013 un servizio che copre Belluno, Auronzo e Agordo. Sono stati formati operatori che si occupano di trattare questi casi. Nel capoluogo ci sono anche un gruppo psicoeducativo, nel Serd di Cusighe, e un gruppo di auto aiuto. A breve questi due servizi saranno aperti anche in Cadore, assicura il direttore del Serd, Alfio De Sandre. Le persone in cura al momento sono una quarantina: sono raddoppiate rispetto allo scorso anno. «Cresce il numero delle persone che si avvicinano ai servizi per farsi aiutare», spiega De Sandre. «Ciò non significa necessariamente che si giochi di più».

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2015/11/24/news/ludopatia-in-provincia-quaranta-persone-in-cura-1.12501694

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)