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GAMBLING E ADOLESCENZA
E' stato condotto uno studio longitudinale per verificare se l'impulsività e lo status socio-economico interagiscono nell'influenzare l'

insorgenza del gioco patologico in adolescenza. Sono stati coinvolti un totale di 628 studenti (età media intorno ai 12 anni all'inizio della

rilevazione) che sono stati seguiti per 8 anni.
I dati relativi all'impulsività e alla condizione socio-economica sono stati raccolti durante il ciclo delle scuole secondarie e l'età d'

insorgenza del gioco è stata rilevata retrospettivamente quando i partecipanti avevano circa 20 anni.
La regressione è stata usata per modellizzare le correlazioni fra il primo episodio di gambling riportato e l'impulsività associata sia al

livello d'istruzione dei genitori che alla condizione socio-economica.
L'età media in cui si manifestano i sintomi di comportamenti di gioco patologico è intorno ai 17 anni.
L'impulsività da sola aumenta il rischio dell'insorgenza di comportamenti di gioco patologico fra i partecipanti che hanno genitori non

laureati e che vivono in aree periferiche (sobborghi urbani).
Queste aree sono classificate in alta, moderata e bassa deprivazione materiale sulla base di un indicatore che considera le proporzioni di

persone occupate, senza un diploma e il reddito medio in una specifica area.
Lo studio evidenzia la necessità di adottare nuove strategie per prevenire il gioco patologico fra gli adolescenti che sono sempre più

esposti alle pressioni di un mercato in forte espansione.
I programmi d prevenzione anche quelli più recenti, non considerano l'associazione fra impulsività e status socio-economico (SES)come

determinante dell'abitudine al gioco.
Lo studio invece ha dimostrato che alcuni tratti di personalità, come l'impulsività possono influenzare l'abitudine al gioco in adolescenza e

che l'impulsività, quando è associata a una bassa condizione socio-economica, risulta un fattore che favorisce l'insorgenza di comportamenti

di gioco patologico.

Impulsivity and socio-economic status interact to increase the risk of gambling onset among youth /N. Auger, E. Lo, M. Cantinotti, J. O'

Loughlin
Contenuto in: Addiction, dicembre 2010