GAP: dilaga tra le donne lombarde
GAP: dilaga tra le donne lombarde
Portare avanti la famiglia, tentare la fortuna, ingannare la noia: cresce tra le donne lombarde il numero delle giocatrici
d'azzardo bisognose di assistenza, passate dall'11% del totale dei giocatori patologici nel 2000 al 33% nel 2010.
Per l'associazione Azzardo e Nuove dipendenze sono circa 3 mila le giocatrici che necessitano aiuto, un sostegno mirato
perché i loro problemi e il loro approccio al gioco sono diversi da quelli degli uomini.
I dati rilevati dall'And per la Lombardia, tra gli utenti di specifici tipi di gioco, sono piuttosto preoccupanti. Se da un
lato non sono molte (5%) le donne che si dedicano alle scommesse sportive, dall'altro la percentuale cresce fino al 39% per
coloro che usano slot machine e video-lotterie, e supera addirittura quella degli uomini, con il 63%, per quanto riguarda
l'acquisto di gratta e vinci.
Tuttavia, mentre le mogli dei giocatori compulsivi sono solidali con i propri mariti e li seguono anche nelle terapie, le
giocatrici spesso trovano invece ostilità da parte dei familiari, che negano loro il ruolo di amministratrici della "cassa
familiare", subendo così la vergogna del fallimento.
Spesso, poi, a giocare, oltre alle casalinghe, sono anche le donne anziane, pensionate che non sentono più di dover badare a
nessuno e colmano questo vuoto di solitudine con il gioco d'azzardo, e il più delle volte restano inascoltate.
E' per questo che l'And ha organizzato una terapia di gruppo con incontri bimensili per un anno, nel corso dei quali le donne
si riuniranno per aprirsi, aiutate dalle psicanaliste. Il ciclo di appuntamenti prenderà inizio da Novembre, presso la
parrocchia di San Pietro in Sala, in piazza Wagner.
Chiunque volesse partecipare può rivolgersi al numero 331.921.56.27. Per il momento a ciascuna partecipante è richiesto il
contributo di 5 euro a seduta, nell'attesa che le istituzioni concedano dei fondi per l'affitto della sala.