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Howard Shaffer: "Il gambling online non incoraggia la dipendenza" (?)

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Psicologo di Harvard: il gambling online non incoraggia la dipendenza.
Lo psicologo Howard Shaffer ha pubblicato uno studio secondo il quale non esiste correlazione tra disponibilità di gioco d'azzardo su

internet e crescita della dipendenza da gambling negli USA. La comune opinione che il gambling online favorisca la dipendenza, prosegue

l'autore, è solo un luogo comune.
Howard Shaffer è docente presso la Harvard Medical School ed è uno dei maggiori esperti di dipendenza dal gioco d'azzardo.
Insieme a Ryan Martin, ha recentemente pubblicato uno studio per l'Annual Review of Clinical Psychology, intitolato "Disordered Gambling:

Etiology, Trajectory, and Clinical Considerations." (Gioco d'azzardo patologico: Eziologia, Traiettoria e Osservazioni cliniche)
Lo studio è mirato ad accertare se la grande offerta e forte espansione del gambling su internet sia stata seguita da un aumento dei casi di

dipendenza.
I risultati: malgrado il boom del gambling online e l'accresciuta accessibilità al gioco d'azzardo, la proporzione di "giocatori patologici"

(chi soffre di una dipendenza dal gioco d'azzardo) è rimasta relativamente invariata negli ultimi 35 anni e non è aumentata neanche durante

gli anni di grande crescita dell'industria del gambling.
Un potenziale di dipendenza infondato
Lo studio va contro il principale argomento degli avversari del gambling online: politici e scienziati si affannano a dire che il gambling e

il poker online creano dipendenza e che quindi causeranno un aumento degli addicted. Ma lo studio mostra come questa teoria, avanzata dal governo USA a giustificazione della propria legislazione in merito al gambling online, sia solamente un mito infondato.
Il poker online non piace ai gamblers
for gamblers after all
Gli autori sono i primi a essere rimasti sorpresi dai risultati della propria ricerca. I loro precedenti lavori erano stati spesso citati

proprio dai fautori della legislazione per il poker online.
Avevano loro stessi definito il gambling online "la porta della dipendenza". Invece, in questo ultimo studio, i dati dimostrano come

l'azzardo online non abbia avuto nemmeno lontanamente l'impatto previsto, almeno per quanto riguarda questo presunto addictive potential.
Vietare il poker online è inutile
Per gli stessi motivi, vietare il poker online non serve a niente. Chi veramente ha problemi con il gioco d'azzardo troverà comunque un modo di soddisfare la propria mania malgrado il divieto. Molti dipendenti passeranno a "droghe sostitutive" se il gambling legale o illegale non sarà più disponibile.
Lo studio ha evidenziato anche come la dipendenza da gambling, pur rappresentando una percentuale minima delle dipendenze patologiche negli USA, riceva un'attenzione spropositata. Secondo lo studio, il 5% degli americani hanno avuto problemi con il gioco. A confronto, l'8,5% ha problemi di alcolismo, il 25% è dipendente dalla nicotina e addirittura il 30% fa uso di droghe (o lo ha fatto almeno una volta nell'ultimo anno).


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)