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Gioco d’azzardo, cruciale l’età di inizio
 
Un intervento precoce all’inizio dell’insorgenza del gioco d’azzardo patologico, migliora le probabilità di successo del trattamento stesso come accade, del resto, per le altre forme di dipendenza. Infatti, l’età del paziente influenzerebbe la gravità dei sintomi clinici e psicopatologici legati al gioco d’azzardo. Lo studio spagnolo, pubblicato sulla rivista Journal of Gambling Studies, si è proposto di esplorare gli effetti moderatori dell’età rispetto ai tratti di personalità e alle caratteristiche cliniche del giocatore d’azzardo patologico. Sono stati coinvolti oltre 2.300 giocatori che avevano richiesto di entrare in trattamento per questa patologia, diagnosticata sulla base dei criteri del DSM-IV e di numerosi test diagnostici. Sono state inoltre valutate le caratteristiche di personalità e la presenza di disturbi fisici o psichiatrici (pensieri suicidari), oltre ad eventuali trattamenti intrapresi in precedenza.
I risultati confermano il fatto che l'età giochi un ruolo significativo nel moderare il gioco d’azzardo patologico, poiché i pazienti più giovani hanno manifestato la patologia per un tempo più breve rispetto ai giocatori più vecchi. Hanno inoltre riferito un minor numero di problemi di salute correlati al gioco d’azzardo e debiti economici minori, anche se l’età media di insorgenza della dipendenza risulta significativamente più bassa tra i più giovani che tra i pazienti di mezza età , suggerendo che sempre più persone giovani sono coinvolte dal gioco d'azzardo patologico. Non emergono, invece, relazioni significative tra età e sesso, anche se le donne diventano giocatrici patologiche ad un’età più avanzata rispetto agli uomini.
Il Dipartimento Politiche Antidroga ha da poco diffuso un manualesul gioco d’azzardo problematico e patologico, al fine di fornire un approfondimento tecnico scientifico che permetta di evidenziare sia gli aspetti neurobiologici, sia quelli psico-comportamentali, sociali e finanziari che stanno alla base di questo fenomeno, diventato oltre che un problema di salute pubblica, anche un problema di rilevanza sociale.
 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)