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Ketamina e gambling, le nuove droghe della crisi

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Ketamina e gambling, le nuove droghe della crisi

Poliassunzione, gambling e ketamina: la crisi economica sta cambiando il vocabolario della droga. E non solo quello. Mentre i consumi calano,

infatti, aumentano le sostanze - 39 solo nell'ultimo anno - e cambia il modo di fruirle. Intanto, si diffondono in modo allarmante nuove

patologie, come quelle legate al gioco d'azzardo online, che miete vittime soprattutto tra i giovani. E lo spaccio si trasferisce dalle

piazze al web, cambiando le abitudini degli italiani.
Secondo il Dipartimento Politiche Antidroga dello Stato Italiano, infatti, l'uso di droga sta diminuendo. Nel 2011, tra la popolazione in età

studentesca (tra i 15 e i 19 anni) le percentuali di consumatori sono calate: la cocaina è scesa dal 2,9% del 2010 al 2,1%, la cannabis dal

18,5% al 18,2%, le droghe sintetiche dall'1,7% all'1,3%, così come gli allucinogeni, dal 2,7% al 2,3%. Eppure, nello stesso arco di tempo,

l'Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha introdotto in tabella ben 39 nuove droghe. Si tratta perlopiù di

cannabinoidi sintetici e di nuove sostanze, come mefedrone e MDPV. Come interpretare questi dati, apparentemente in contrasto tra loro? «Non ci si droga di meno, ci si droga in modo diverso», spiega Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Milano.

«La leggera flessione nel consumo non deve trarre in inganno, l'aumento delle sostanze indica chiaramente come il mercato sia tutt'altro che

in recessione».
«Oggi vanno forte le droghe sintetiche, dall'ecstasy - che non è più un prodotto di nicchia - in giù», conferma Gatti, che sottolinea un

altro aspetto, quello della poliassunzione: «I ragazzi assumono con sempre maggiore frequenza due o più droghe contemporaneamente. Mi

riferisco, ad esempio, all'unione di alcol alle pasticche, alla cocaina o alle bevande energizzanti. Questo tipo di cocktail rappresenta una

minaccia pericolosa per la salute, i cui effetti sono tuttora sconosciuti. È come giocare alla roulette russa». Con la trasformazione delle

droghe, si trasforma anche l'immagine tipica del drogato: «Un tempo, a diverse droghe corrispondevano diversi stili di vita, il cocainomane e

l'eroinomane erano due tipi di persone diverse. Oggi invece c'è un uso più laico della droga, privo di una liturgia specifica, qualsiasi cosa

va bene purché serva allo scopo. Adesso vanno forte quelle droghe che permettono, il giorno successivo, di tornare a condurre una vita

"normale". Che rendono il drogato non più un emarginato, ma uno come tutti gli altri».
La diffusione della droga tra i giovani non sta cambiano solo forma, ma anche sostanza. Una delle rilevazioni più preoccupanti contenute

nell'ultimo rapporto del Dipartimento Antidroga riguarda il gioco d'azzardo online, pratica sempre più diffusa tra i ragazzi. Questo tipo di

intrattenimento presenta derive di stampo patologico, dette tecnicamente "gambling", quando cioè i soggetti - in particolare quelli ad alta

vulnerabilità - sviluppano una dipendenza tale da compromettere la loro stabilità finanziaria. La percentuale di diffusione del gioco

d'azzardo è maggiore nella popolazione studentesca entro i vent'anni. In questo segmento, circa il 10% dei soggetti analizzati presenta

problemi di dipendenza, la metà in modo patologico. Sono dati molto alti, confermati anche dai numeri comunicati dal Fondo di Solidarietà per

le Vittime dell'Usura promosso dal Ministero dell'Interno: rispetto al 2005, le persone che hanno richiesto l'aiuto del Fondo sono aumentate

infatti del 165%.
La crisi economica sta quindi influendo in modo decisivo sul mondo della droga e la sua diffusione. «Per la prima volta nella nostra storia

ci troviamo davanti a una prospettiva di recessione», è l'analisi di Gatti. «Ci sono meno soldi e questo modifica la funzione sociale della

droga. In tempi come questi, le persone preferiscono estraniarsi dalla realtà che vivere a mille all'ora. Anche le droghe seguono questa

tendenza. I giovani, oggi, cercano negli stupefacenti più anestesia che doping, più rallentamento che accelerazione. Aumenta quindi l'uso di

alcol e di sostanze sedative, come oppiacei e farmaci. Un'esempio di questa tendenza è la diffusione della ketamina, un anestetico. Proprio

la ketamina potrebbe essere la risposta alla crisi, in quanto facile da sintetizzare e dai costi molto bassi». Il consumo di cocaina, invece,

sta diminuendo rispetto al recente passato. Anche a Milano dove, secondo Gatti, la situazione sta lentamente cambiando: «è finita l'epoca

della città da Suv, modelle e cocaina. Oggi nemmeno i milanesi cercano più il doping della vita quotidiana».
I tempi della droga scorrono oggi più in fretta che mai. Fino a qualche anno fa il passaggio da una sostanza all'altra avveniva in tempi

lunghi. Oggi invece tutto cambia in pochi mesi. Questo avviene anche grazie alla diffusione di nuovi metodi di acquisto online della droga.

Una situazione già evidenziata dal Dipartimento Antidroga, secondo cui "il fenomeno dello spaccio sul web è caratterizzato dalla presenza di

farmacie online che vendono farmaci e sostanze di qualsiasi genere senza richiedere alcuna prescrizione medica e dalla presenza di online

drugstore, dove è possibile acquistare facilmente sostanze illecite". «La rete sta iniziando a contare sempre di più, soprattutto per quanto

riguarda il commercio delle sostanze sintetiche», conferma Gatti. «Col web gli spazi dello spaccio sono aumentati enormemente. Oggi bastano pochi click per comprare praticamente qualsiasi cosa. E questo commercio non riguarda solo i ragazzi, ma anche chi scopre internet a mezza età»
Come si evolverà la situazione, in futuro? «Ancora non lo sappiamo, molto dipenderà da quello che decideranno i mercati. I pusher

tradizionali potrebbero tornare a puntare forte sull'eroina che, dando una forte dipendenza, fidelizza l'acquirente. Potrebbe essere questa

l'unica risorsa in grado di contrastare l'ascesa delle nuove droghe e dei nuovi luoghi di spaccio. Negli Stati Uniti, che spesso anticipano

di qualche anno le tendenze italiane, ci si droga sempre di più attraverso l'uso improprio di farmaci di tipo analgesico e oppiaceo. La

diffusione di queste sostanze ha superato quella di cocaina ed eroina messe insieme. Staremo a vedere cosa accadrà, ma, come detto, le

evoluzioni potrebbero avvenire in tempi assai più rapidi di quanto avveniva fino a qualche tempo fa».

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)