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Ludopatia, è allarme baby-giocatori

Ludopatia, è allarme baby-giocatori

Ludopatia, è allarme baby-giocatori

di Valeria Marini

Circa 10mila giocatori problematici, a cui si aggiungono 16 mila baby-giocatori tra i 15 e i 19 anni che hanno giocato d’azzardo almeno una volta, con una percentuale del 58 per cento tra gli uomini ed il 33 per cento tra le donne. Numeri sconcertanti, a cui si aggiunge un esercito sconosciuto, in preoccupante aumento, dedito abitualmente al gioco d’azzardo on line, che sfugge alle rilevazioni ufficiali.

Lo confermano i dati Ipsad 2013-2014 secondo cui in Umbria le prevalenze del gioco d’azzardo nella popolazione generale, cioè ta 15 e 74 anni sono perfettamente in linea con quelle nazionali. Oltre 10mila giocatori problematici che dovrebbero essere raggiunti da iniziative di prevenzione o servizi di trattamento e dalle ultime rilevazioni risulta un incremento degli utenti in trattamento: che dal 2013 al 2014 nelle 4 ex Asl dell’Umbria, passano dal 18 per cento al 110 per cento.

Un’impennata preoccupante: secondo il Report 2014 sulle dipendenze in Umbria oltre l’84 per cento degli studenti non presenta un profilo a rischio rispetto al gioco patologico, tuttavia il 6,4 per cento degli studenti con profilo di gioco problematico corrisponde a circa 2.400 giovanissimi umbri. E non è tutto. Un recente studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, comparando i numeri regionali a quelli nazionali, ha reso noto che la media dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che in Umbria hanno provato slot machine e videolottery è del 63 per cento, contro una media nazionale del 46 per cento.

A questi dati va aggiunta un’altra e più grave emergenza, ovvero l’usura sui minori: le somme per cui i ragazzi s’indebitano per videolottery e scommesse possono portare i giovanissimi scommettitori a diventare oggetto di ricatto, anche da parti di adulti. Per quanto riguarda invece i giochi, sempre secondo il Report sulle dipendenze in Umbria 2014, pubblicato sul sito della Regione, il gioco preferito, sia in Italia, sia a livello regionale, è il gratta e vinci/lotto istantaneo. In Umbria seguono le scommesse sportive e altri giochi con le carte.

Il luogo privilegiato per giocare soldi, sia a livello regionale sia nazionale, è il bar tabacchi; al secondo posto si trova l’abitazione propria o di amici, quindi le sale scommesse. E la Regione è pronta a correre ai ripari. Da 2014 c’è una legge regionale. Si è appena chiuso ad esempio un primo ciclo di formazione del personale sanitario, dei comuni e dei volontari è stato fatto per condividere linguaggi e metodologie. Dobbiamo fare un percorso per step successivi. Per la comunicazione è in uscita in questi giorni il capitolato per un contest creativo a cui possono partecipare scuole, università, agenzie, grafici, che si chiuderà in autunno e che sarà una prima occasione per far circolare idee per poi dar vita alla vera e propria campagna di comunicazione.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.nuovocorrierenazionale.it/ludopatia-e-allarme-baby-giocatori/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)