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Ludopatia, commissione Camera al lavoro sulla tessera del giocatore
La card sarà come un bancomat ma si discute su come assicurare l’autolimitazione degli “scommettitori”

L’istituzione della tessera del giocatore: una sorta di bancomat con un plafond a disposizione per evitare comportamenti patologici. Sarà questo uno dei punti cardine del provvedimento sulla ludopatia alla quale sta lavorando la commissione Affari sociali della Camera per unificare le sei proposte di legge depositate sul tema a Montecitorio. Ma se tutti concordano sulla necessità di assicurare l’autolimitazione del giocatore, sulla forma da dare alla card ancora non c’è accordo. Una soluzione ventilata sarebbe l’abbinamento al codice fiscale, in modo da consentire il gioco solo ai maggiorenni. Precauzione che però non impedirebbe a un minore di sottrarre la card a un famigliare e giocare comunque. Altra possibilità, anche questa al vaglio della XII commissione, è invece quella di una tesserino nominale associato a un pin, così da evitare i rischi di una tessera “aperta”. Anche in questo caso, tuttavia, i rischi non mancano. Se infatti il rilascio venisse affidato ai gestori delle sale giochi, è stato osservato da più parti, il funzionamento del processo verrebbe demandato unicamente alla serietà degli operatori. E una delle principali preoccupazione è proprio quella di evitare possibili speculazioni sul giocatore d’azzardo patologico.

Il tema, che oggi è stato oggetto della riunione del comitato ristretto, sarà anche al centro delle prossime sedute (la prossima è prevista domani), in attesa che venga presa una decisione definitiva. Più facile invece la questione legata ai membri dell’osservatorio nazionale, che sarà istituito con compiti di monitoraggio.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilvelino.it/it/article/ludopatia-commissione-camera-al-lavoro-sulla-tessera-del-giocatore/53e9cc2f-070e-4ccc-a502-00762e49c4dc/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)