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Ludopatia: l'ossessione per il gioco d'azzardo

Ludopatia: l'ossessione per il gioco d'azzardo

L'ossessione per il gioco d'azzardo

Liberarsene però è possibile

La ludopatia, la passione sconsiderata per il gioco d'azzardo, colpisce un numero sempre maggiore di persone. Secondo un sondaggio svolto da Eurodap (Associazione europea per il Disturbo da Attacchi di Panico), addirittura il 50 per cento del campione formato da 850 persone fra i 25 e i 65 anni ha rivelato di essere dipendente dal gioco.

"Dai dati emerge che il 50 per cento del campione intervistato è composto da giocatori patologici”, ha spiegato Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, presidente Eurodap. "Il gioco d'azzardo ormai è entrato a far parte della vita quotidiana delle persone, a cominciare dai Gratta e Vinci per finire con il gioco pesante che sempre di più si sta diffondendo su Internet".

Ma combattere la dipendenza dal gioco è possibile coinvolgendo e sostenendo chi vive accanto ad un "malato da gioco". Prevenzione non è solamente spostare o vietare le macchinette, ma aiutare i familiari di una persona a rischio a riconoscere i segnali di una possibile dipendenza, permettendo di evitare danni economici, ma soprattutto sostenendolo verso un percorso terapeutico.

“È importante che chi vive al fianco di una persona affetta da ludopatia sappia come leggere i segni e sappia quali accorgimenti adottare per prevenire non solamente una situazione patologica, ma anche il pesante impatto economico che questo tipo di malattia solitamente ha”, premette lo psicologo Stefano Angelini.

In Italia una persona su due nell'ultimo anno ha giocato d'azzardo almeno una volta. Ma c'è chi ha trasformato il gioco in problema: il Ministero della Salute (dati 2012) stima che il numero dei giocatori d'azzardo problematici possa variare dall'1,3 al 3,8% della popolazione, ovvero tra i 700mila e i 2 milioni di persone a forte rischio. Situazioni che rischiano di devastare famiglie e affetti. “Il gioco d'azzardo patologico (Gap) è riconosciuto come una malattia. Spesso è difficile da prevenire quando è ancora nello stato 'problematico' e non ancora 'patologico', ma chi vive accanto ad una persona di questo tipo può fare molto per aiutarla”, spiega Angelini. “Trattandosi dell'inizio di una dipendenza, c'è la tendenza a negare i fatti o a raccontare bugie per far apparire la situazione del tutto normale. Il primo aiuto deve arrivare dalle persone vicine affinché la situazione non degeneri diventando patologica. È un aiuto fondamentale per prevenire”.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.italiasalute.it/13300/pag2/L%27ossessione-per-gioco-d%27azzardo.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)