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Psychopathology: gambling, il profilo psicologico dei giocatori varia con le scommesse

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Gambling, il profilo psicologico dei giocatori varia con le scommesse
 
In ambito psicologico il gioco compulsivo è stato tradizionalmente definito un “disturbo del controllo degli impulsi” e viene trattato rivolgendo il focus della terapia alle tendenze ossessive del paziente. Da uno studio appena pubblicato sulla rivista Psychopathology emerge tuttavia che esistono diversi tipi di gioco d’azzardo e che non tutti i giocatori patologici corrispondono al medesimo profilo psicologico, facendo emergere l’esigenza di interventi personalizzati.
Nella ricerca condotta presso la Sackler Faculty of Medicine dell’università di Tel Aviv sono state studiate le scommesse sportive, una tipologia di gioco d’azzardo che sta rapidamente aumentando di popolarità, i cui giocatori ritengono di potersi basare sull’esperienza delle statistiche e sulla conoscenza approfondita dello sport, per poter effettuare puntate vincenti, a differenza di altri tipi di giocate. Per lo studio i ricercatori hanno reclutato 3 gruppi di partecipanti: 53 giocatori professionisti di scommesse di calcio, 34 tifosi di calcio che non avevano mai scommesso e 78 persone che non giocavano alle scommesse e non avevano nessuna conoscenza calcistica. A tutti i partecipanti è stato chiesto di puntare sul risultato finale della Champion's League. Dai risultati è emerso che né l’esperienza né la conoscenza calcistica sono state utili per fare puntate vincenti, tanto che casualmente i giocatori che hanno vinto maggiormente, sono risultati appartenere al gruppo degli inesperti. Dallo studio, emerge che il senso di potere e di controllo che spinge i giocatori a puntare regolarmente somme sempre più alte risulterebbe quindi essere, a tutti gli effetti, puramente illusorio. Secondo gli autori, i giocatori d’azzardo dei casinò sono più propriamente caratterizzati da tratti compulsivi rispetto a chi punta sugli esiti sportivi perché, nonostante abbiano la consapevolezza che prima o dopo perderanno, non riescono a fermare l’impulso al gioco. Chi fa scommesse sportive invece, gioca pensando di poter controllare il risultato, presenta un profilo psicologico peculiare e necessita di una diversa terapia che riqualifichi le proprie abitudini allontanandoli dall’illusione di controllo.
 
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)