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Savona: gioco d'azzardo, tra ludopatia e ambiguità legislativa

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Gioco d'azzardo: un problema sociale che esiste anche a Savona

Torna a far discutere il gioco d’azzardo. Tra ludopatia e ambiguità legislativa, Noi per Savona-Verdi, ha risollevato una tematica e un problema sociale di grande attualità. Nei mesi scorsi, la lista ha presentato due interpellanze e un ordine del giorno sulla diffusione del gioco d’azzardo nella città di Savona e ha ottenuto l’approvazione dell’ordine del giorno dal Consiglio Comunale lo scorso 13 giugno. Le due interpellanze e  l’Ordine del giorno sull’argomento (votato quasi all’unanimità dal Consiglio comunale) impegna il Sindaco e la Giunta ad azioni concrete nell’incontro con Parlamentari locali, ad organizzare un Convegno e un consiglio comunale sul tema, azioni di informazione nelle Scuole, nelle Società, nelle Associazioni di giovani e di anziani e ad eliminare le pubblicità relative al gioco d’azzardo dagli autobus della TPL.

“Una ricerca nazionale sulle abitudini di gioco degli italiani finanziata dalla Fondazione Manodori,  Cassa di Risparmio  di Reggio Emilia rilevava che nel 2011: tra i minorenni  il 15,4 %  gioca d’azzardo più di tre volte  alla settimana,  il 25% gioca più di tre ore alla settimana, l’11% sono stimabili come patologici – afferma  Daniela Pongiglione, consigliere di Noi per Savona - In Italia : su 47,5 milioni di cittadini maggiorenni, si stima che il 71% di questi siano giocatori. Tra chi gioca, si stima che il 5,1% sia a rischio e il 2,1% sia patologico. Perciò  è  possibile stimare che in Italia vi siano un milione e 720 mila giocatori a rischio e ben 708.225 giocatori adulti patologici, a cui si devono sommare l’11% dei giocatori patologici minorenni, con la situazione  seguente: più di 800.000 dipendenti dal gioco d’azzardo  e quasi 2 milioni di giocatori a rischio”.

E continua: “Il gioco d’azzardo in Italia, formalmente, compare dal 1576, quando a Genova venne per la prima volta legalizzato il gioco del lotto. Dalle origini fino ad oggi il gioco d’azzardo è accompagnato da una forte ambiguità legislativa, che, pur mostrando la consapevolezza dei rischi insiti nel gioco d’azzardo per la popolazione, individua in questo un’occasione di facili  entrate economiche per lo Stato e per questo viene sostenuto e promosso. 20 anni fa in Italia erano legali 4 tipi di giochi d’azzardo (casinò, totocalcio, lotto e totip). Oggi sono diventati decine e ai precedenti si sono aggiunti: lotterie istantanee (gratta e vinci), apparecchi (videolottery e slot machines spesso chiamate erroneamente videopoker), agenzie di scommesse (sia ippiche sia sportive),  bingo, giochi numerici a totalizzatore nazionale (dal superenalotto al win for life), giochi on line (dal poker alla roulette) e tanti altri.  Negli ultimi anni la spesa in Italia per il gioco d’azzardo è passata dai 14,3 miliardi di euro del 2000 ai 79,9 miliardi di euro del 2011, ai 94 milioni del 2012 (dati dei Monopoli dello Stato e proiezione per il 2012 del Conagga, coordinamento nazionale  delle  associazioni che si occupano di gioco d’azzardo)”.

 “In Liguria nel 2012 sono stati spesi 2 miliardi e mezzo di euro, 300 milioni in più del 2011, come ha puntualizzato Giulia De Stefanis  nei suoi articoli su “Repubblica” - documenta la Pongiglione -  E anche a Savona esiste il problema. Numerosissimi esercizi commerciali  ospitano giochi d’azzardo, numerosi i giocatori patologici e le famiglie coinvolte. Tanti Cittadini vittime anche dell’usura a causa della ludopatia. Il Comune di Savona ha approvato il 18 ottobre 2011 il  Regolamento comunale che governa questo settore. Sono stati introdotti dei paletti per l’autorizzazione  a tali attività, per esempio la distanza di almeno trecento metri dai luoghi “sensibili”, obbligo di ampio parcheggio. Il  26/ 4/2011 è stato modificato l’art. 3 del Regolamento per impedire  l’apertura di sale gioco nelle piazze cittadine. Il Comune di Savona è in contatto con  altri Comuni impegnati in questa lotta. Siamo però consapevoli che si tratta di una lotta impari, da affrontare non solo a livello  locale, ma attraverso strumenti di legge”.

 

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.savonanews.it/339/?tx_ttnews[year]=2013&tx_ttnews[month]=12&tx_ttnews[day]=17&tx_ttnews[tt_news]=613042&tx_ttnews[cat]=340&cHash=e6342678cebe52d200d744b8fc80d421


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)