338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Binge drinking: un fenomeno in continuo aumento

cufrad news alcologia alcol giovani binge drinking

Anche ai nostri giovani piace (purtroppo) il 'binge drinking'

Torna a far parlare di sè la pericolosa pratica del Binge drinking, una "brutta" abitudine che interessa soprattutto i nostri ragazzi.
Letteralmente significa "bere in modo compulsivo" elevate quantità di alcol, comunque in misura superiore alla capacità di assorbimento,

proprio allo scopo di raggiungere uno stato di ubriacatura più o meno marcato, anche solo per festeggiare una ricorrenza o un evento

speciale, se non (banalmente) per "ravvivare" il Sabato sera.
Un serio pericolo è rappresentato dalla tendenza dei ragazzi di considerare ogni occasione quella "buona" per darsi alla "pazza gioia" da

festeggiare con una "bevuta di gruppo".
Ma se vale ancora il detto latino (preso con le dovute precauzioni), "Semel in anno licet insanire" (una volta all'anno è lecito impazzire),

è anche vero che a nessuno, specie ai ragazzini, conviene che il binge drinking si trasformi in una routine, davvero pericolosa per i rischi

cui la salute andrebbe incontro.
Ecco che diventa di importanza centrale aiutare i ragazzi a "rendersi conto" di quanto sia vacua la convinzione che bere molto acceleri il

passaggio alla categoria sociale degli adulti, per tentare di arginare il fenomeno che, secondo i numeri dell'Istituto Superiore di Sanità,

negli ultimi 15 anni, sta crescendo a ritmo molto veloce: i giovani tra i 15 e i 24 anni che si dedicano al binge drinking ha raggiunto gli

1,5 milioni di persone, di cui 0,5 milioni hanno meno di 15 anni mentre è, addirittura, triplicato il numero delle ragazze.
Numeri che rimandano alla pericolosità dell'uso indiscriminato di alcol che può arrivare ad essere, in alcuni casi, anche fatale,

specialmente se accompagnato dal consumo di altre sostanze stupefacenti, come dimostrano i casi di cronaca nera che spesso, nel fine

settimana, riempiono le pagine dei giornali.
E, oltre a costituire un pericolo per se stessi, i ragazzi, in preda a veri e propri "deliri" causati dallo stato di sovraeccitazione

conseguente all'assunzione smodata dell'alcol, perdendo facilmente le "normali" inibizioni, possono compiere azioni riprovevoli e addirittura

criminali, che mettono a rischio la vita e l'incolumità di altre persone.
Se poi a compierle sono ragazzini, la scia emotiva che lasciano nell'opinione pubblica è ancora più evidente, come testimonia l'ultimo caso

dei 4 ragazzini, 3 minorenni, che, in provincia di Grosseto, la notte del 26 Aprile scorso, hanno letteralmente "massacrato" e ridotto in fin

di vita 2 Carabinieri che li avevano fermati in strada mentre si stavano recando ad un rave party, già ubriachi, come testimoniava anche

l'alcol-test, il cui risultato positivo, determinando il ritiro della patente, ha fatto perdere il controllo ai ragazzi.