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Alcol e giovani: il Binge Drinking

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Alcool e giovani: il “Binge Drinking”

Si beve per socializzare e stare in compagnia, ma spesso la regola è “sballarsi”, divertirsi e fare casino. Ecco un nuovo must per i giovani che popolano le vie delle città il fine settimana. L’alcool viene utilizzato come mezzo utile per trasgredire. E’ più facile, infatti, da recuperare rispetto alle droghe, è socialmente più accettato, è sponsorizzato da continue campagne pubblicitarie che fanno apparire i protagonisti degli spot attraenti, disinibiti e alla moda. Il consumo di bevande alcoliche tra i giovani, purtroppo, è cambiato rispetto al passato. Oggi si parla di “Binge Drinking” riferendosi alla tendenza ad assumere grandi quantità di alcolici nel corso della stessa serata o comunque in un breve periodo di tempo con l’effetto di ubriacarsi. Scende vertiginosamente anche l’età in cui avviene il primo contatto con le bevande alcoliche: fin dai 10-11 anni. L’alcol, al pari delle altre droghe, offre all’adolescente (con un ancora fragile e frammentato senso di identità) una modalità immediata e apparentemente “a costo zero” di sperimentare sollievo, disinibizione e benessere allontanandolo da problemi, insicurezze e sentimenti di inadeguatezza personali. Ma tutto questo è veramente a costo zero? Vediamo un po’…

Quali sono i pericoli diretti e indiretti dell’alcol?

Il consumo di alcol in adolescenza è dannoso perché agisce su un sistema nervoso che ha una particolare vulnerabilità agli agenti tossici. Fino ai 18-20 anni, infatti, il cervello è in una fase di sviluppo e formazione e dunque l’assunzione di alcol in questa fascia di età può compromettere questo processo e limitare il raggiungimento delle piene potenzialità cerebrali. In particolare, le più recenti scoperte ci dicono che viene danneggiata la Corteccia Prefrontale (quell’area del cervello deputata al controllo inibitorio, alla capacità di fermarsi prima di agire impulsivamente). Ragione per cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda la totale astensione dall’alcol almeno fino ai 15 anni. A ciò si aggiunga che bere alcol può avere effetti negativi sul fegato, sul pancreas, sul cuore, sulla capacità di giudizio e sulla memoria, in quanto il Binge Drinking  nel medio termine  può causare danni irreversibili all’ippocampo (una parte molto importante del nostro cervello deputata alla memoria). L’eccesso di alcool è inoltre alla base, come ci rammentano quotidianamente le cronache, di incidenti automobilistici, risse e omicidi.


http://www.manfredoniatv.it/2013/11/04/alcool-e-giovani-il-binge-drinking/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)