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Bolzano: il binge drinking dilaga

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Il binge drinking dilaga


Uno studio Astat fotografa l'abitudine - soprattutto giovanile - alla „bevuta". Ma Koler, Forum Prevenzione: „Dati inadeguati"

Di Marco Armani


Una nuova conferma di un fenomeno che in provincia di Bolzano ha radici profonde: l'assunzione di alcol da parte degli altoatesini - soprattutto di genere maschile - è preoccupante sia nelle quantità che nelle modalità e l'ultimo rapporto pubblicato dall'Istituto provinciale di statistica non fa che confermare il trend registrato negli ultimi anni. Lo studio „Multiscopo - Aspetti della vita quotidiana 2012" riporta infatti dati su due aspetti piuttosto delicati del fenomeno: il cosiddetto binge drinking (l'assunzione in un'unica occasione di cinque o più bicchieri di bevande alcoliche) e il numero di coloro che bevono al di fuori dei pasti.


Il binge drinking

Il 41.5 per cento die ragazzi tra i 14 i 29 anni del campione statistico analizzato hanno „sballato" almeno una volta negli ultimi dodici mesi, una percentuale altissima che tra i maschi supera la metà (il 51,6 per cento degli intervistati, per la precisione). Ma riferendo il dato alla popolazione complessiva i numeri restano comunque altissimi: il 20,7 per cento del campione ha praticato di recente il binge drinking, che si conferma un fenomeno tipicamente maschile.


Il "bere" fuori dai pasti

Sono oltre 50mila gli altoatesini che almeno una volta alla settimana consumano alcol fuori dai pasti. La differenza di comportamenti tra maschi e femmine in questo caso si fa ancora più accentuata: questa è infatti un'abitudine solo per il 5,1 per cento delle donne contro il 20,4 degli uomini. Per il 42,8 per cento della popolazione si tratta comunque di episodi saltuari, mentre il 44,6 per cento si astiene completamente da tale comportamento.


Birra o vino?

Quasi due altoatesini su tre bevono vino (62,7 per cento, con un 72,7 per cento dei maschi e un 53 per cento delle femmine), ma solo il 18,1 per cento lo fa quotidianamente. Anche la birra è gradita a più di metà della popolazione (56,2 per cento, con una più marcata differenza di genere: 73,3 per cento uomini e 39,7% donne) e solamente il 7.3 per cento la beve tutti i giorni.


L'esperto

Peter Koler del Forum Prevenzione dà una chiave di lettura diversa dei dati. Pur non sottovalutando il fenomeno, critica però la metodologia utilizzata dall'Astat. „I range di età dovevano essere tarati diversamente - sostiene -. Leggere che una così alta percentuale di giovanissimi si trova coinvolta nel binge drinking fa scalpore, ma in realtà i 14enni sono pochissimi, gli over 25 molti di più". Me è lo stesso concetto statistico di binge drinking a non convincere il direttore del Forum Prevenzione: „In un intero anno può ad esempio capitare di andare a un matrimonio e di trovarsi quindi a bere cinque bicchieri nell'arco di una giornata di festeggiamenti, ma anche una festa di maturità dura molte ore... Insomma, questo non significa che necessariamente una persona sia ubriaca fradicia". Stesso discorso vale per il consumo di alcol al di fuori die pasti. „Se bevo un litro di vino durante il pasto va bene mentre una birretta con gli amici dopo cena è pericolosa?" chiede polemicamente Koler che poi qualche dato tratto da altri studi lo fornisce. „Tra i 13enni altoatesini, l'87,9 per cento non ha mai avuto esperienze di sbornie - sostiene - e in quella fascia di età abbiamo la percentuale più bassa d'Italia, mentre tra i 15enni siamo nella media".


Ma naturalmente il fenomeno alcolismo in Alto Adige non va sottovalutato, soprattutto tra i giovani adulti. „Il consumo di alcol è un fatto culturale molto radicato nel nostro territorio - spiega Koler - ed è direttamente legato al diventare adulti, un rito sociale tra molti ragazzi che stanno costruendo la propria identità". Ma come prevenire il fenomeno? „Offrendo alternative socailizzanti valide - risponde -. I divieti hanno funzionato poco".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)