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Cultura e tendenze: gli adolescenti ed il binge drinking

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CULTURA E TENDENZE. Gli adolescenti ed il “binge drinking”


L’alcol raffigura uno dei più elevati fattori di rischio per l’individuo ed il consumo rischioso e dannoso dello stesso che è in auge tra gli adolescenti, ovvero il “ binge drinking” ( tracannare 4-6 alcolici uno dietro l’altro), a stomaco vuoto, interessa anche gli adulti.
Lo stesso può accompagnarsi a conseguenze deleterie in poco tempo, come nella forma d’intossicazione acuta, che assume caratteristiche cliniche differenti in proporzione alla quantità ingerita e dai primi segnali di euforia e lieve incoordinazione motoria si arriva ad una vera e propria confusione mentale, con tremori, difficoltà di eloquio ed equilibrio, ad un linguaggio insensato, vomito fino a giungere al coma ed alla depressione respiratoria.

Molti sono i giovani che ricoverati nei reparti del Pronto Soccorso, di età inferiore ai 15 anni, spesso ispirati da un senso di trasgressione, si ubriacano a seguito del “binge drinking”, ovvero l’assunzione di dosi rilevanti di unità alcoliche in un’unica occasione. Essa è una modalità decisamente preoccupante in quanto la capacità di metabolizzare i liquori non è ancora completata in fase adolescenziale ed il rischio di seri danni al fegato e cervello è superiore rispetto all’adulto, senza contare i danni che da tutto ciò potrebbero derivare nel caso in cui il soggetto si mette alla guida di un veicolo.

L’abuso cronico di bevande alcoliche si associa a conseguenze a lungo termine poiché è in grado d’indurre dipendenza, soprattutto in giovane età, infatti coloro che iniziano a bere con una certà frequenza prima dei 15 anni corrono un rischio 4 volte superiore di manifestare alcol-dipendenza da adulti.

L’alcol è tra le più ricorrenti cause di disabilità, mortalità prematura e patologie croniche gravi, come la cirrosi epatica, volendo fare un esempio. Inoltre al consumo di alcol, facilmente si possono abbinare comportamenti dannosi come l’uso ripetuto di stupefacenti, condotte sessuali a rischio, violenze e disturbi psichiatrici.

La migliore prevenzione proviene dalla famiglia, offrendo modelli di comportamenti adeguati e sapendo cogliere i primi e precoci segnali di consumo rischioso di alcolici.

Ragazzi, invece di continuare ad assumere le ultime bibite in commercio che catturano la vostra attenzione, sempre più sponsorizzate dalla televisione, ricordate che se “il vino fa buon sangue”, così come recita un famoso detto popolare ripetuto dai nostri nonni e confermato pure da recenti ricerche le quali hanno attestato i benefici sulla circolazione del sangue, è pure vero che l’abuso di qualsiasi sostanza alcolica è dannoso alla salute, soprattutto se assunto in giovane età.

http://www.corrieresalentino.it/2013/09/cultura-e-tendenze-gli-adolescenti-ed-il-binge-drinking/

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)