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Energy drink, consumo associato a maggior uso di alcol, tabacco e sostanze stupefacenti tra gli adolescenti USA
 

Fonte: J Addict Med

Titolo originale e autori: Terry-McElrath YM, O'malley PM, Johnston LD, Energy drinks, soft drinks, and substance use among United States secondary school students,-J Addict Med. 2014 Jan-Feb;8(1):6-13. doi: 10.1097/01.ADM.0000435322.07020.53. 

Esisterebbe un maggiore rischio per alcune categorie di adolescenti, di associare il consumo di energy drink all’assunzione di alcol, fumo e di sostanze stupefacenti. Questo è quanto riportato da uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Institute for Social Research della University of Michigan, pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Addiction Medicine.

La ricerca è stata condotta su un campione di 22.000 studenti iscritti al primo, al terzo e al quinto anno di scuola superiore negli Stati Uniti, ai quali sono stati somministrati questionari relativi alle abitudini di consumo (tipo di bevanda, frequenza) di energy drink, bibite analcoliche ed eventuale assunzione di alcol, fumo e sostanze stupefacenti nel corso del biennio 2010-2011.

Dalle risposte è emerso che, mediamente, almeno il 30% dei giovani partecipanti allo studio ha assunto energy drink mentre più del 40% ha assunto bevande analcoliche su base giornaliera.

Inoltre, i ragazzi sembrano fare maggiore uso di energy drink rispetto alle ragazze così come gli studenti iscritti al primo anno assumono una maggiore quantità di bevande energizzanti rispetto a quelli iscritti agli anni successivi.

In aggiunta, per gli studenti che hanno dichiarato di bere regolarmente energy drink, sono state registrate percentuali di utilizzo di alcol, tabacco e altre sostanze stupefacenti anche tre volte superiori rispetto a coloro che non hanno mai assunto bevande energizzanti. Infine, nonostante sia stata riscontrata una correlazione anche tra assunzione di bevande analcoliche e uso di sostanze, le percentuali sono risultate più basse rispetto a chi assume energy drink.

Questi risultati, concludono i ricercatori, rappresentano un’ulteriore evidenza dell’uso ormai molto diffuso tra i giovani delle bevande ad alto contenuto di caffeina e del rischio che questi stessi giovani, rientranti nella categoria di chi cerca sensazioni forti, provino altri tipi di sostanze che creano dipendenza.
 

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3028

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)